Era morto da diversi giorni, probabilmente per cause naturali, il 30enne di origini abruzzesi rinvenuto cadavere a Foligno, in via Brufa, nel tardo pomeriggio di domenica.
Si attende l’autopsia Non ci sono segni di effrazioni: la porta era chiusa dall’interno e dal sopralluogo non sono emerse nell’appartamento evidenze di colluttazioni o di presenze estranee, tantomeno lesioni sul corpo dell’uomo, che comunque dovrà essere sottoposto ad esame autoptico da parte del medico legale. Solo in seguito al referto si potrà scartare con sicurezza l’ipotesi omicidio. Possibili ma poco probabili anche le ipotesi suicidio e overdose, non essendo state trovate né lettere né segni di tossicodipendenza. Al momento quella più accreditata ha a che vedere con cause naturali, che però dovranno essere accertate.
La scoperta dei vicini Il cadavere è stato rinvenuto in avanzato stato di decomposizione, segno che la morte era avvenuta da diversi giorni. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per accedere nell’abitazione, nella piccola stradina nei pressi dell’ex ospedale San Giovanni Battista. Il corpo era riverso a terra nello spazio tra il bagno e la cucina, accanto a lui una scopa: una forte contusione sul capo potrebbe essere compatibile con la caduta causata da un malore. A quanto pare, in questo periodo il giovane viveva da solo: la famiglia era fuori Foligno da diversi giorni. Del caso si occupa la questura di Perugia attraverso il commissariato di polizia di Foligno.
Aggiornamento: svelata l’identità del giovane morto, si chiama Marco