Il momento non è stato scelto a caso da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil per interrogarsi su ‘quale sanità per gli anziani nella provincia di Terni’, iniziativa che si è tenuta mercoledì mattina nella sala degli edili a Terni finalizzata a fare un focus sulla situazione attuale, ma soprattutto a ribadire il ruolo attivo del sindacato nelle politiche sanitarie territoriali.
«Poco personale a tempi inaccettabili» Il riferimento iniziale è stato al piano sanitario regionale 2018-2020 che, per i sindacati dei pensionati, sembra mettere al centro la persona, con le proprie difficoltà e necessità di un servizio universale. Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil (rappresentati rispettivamente da Luigino Mengaroni, Flavio Confaloni e Giorgio Piantoni) hanno puntato l’attenzione sui servizi sanitari erogati nella provincia di Terni, che vanno salvaguardati anche «mancano di personale medico e infermieristico, di posti letto e di risposte immediate. I tempi di attesa sono inaccettabili – hanno sottolineato -, ormai le strutture non sono più adeguate alle esigenze del territorio».
Orvieto La situazione di criticità è stata registrata anche per l’ospedale di Orvieto: «Situazione che si aggrava – hanno affermato le sigle dei pensionati – soprattutto se viene considerato il fatto che si trova in una posizione di confine con il Lazio». Per il nuovo ospedale di Narni e Amelia poi, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil richiedono interventi certi per riuscire a rispondere alle esigenze di un’utenza che comunque è numerosa.
Liste d’attesa, nota dolente Riorganizzazione ma anche utilizzo maggiore e migliore dei macchinari in dotazione per salvaguardare la sanità pubblica e le fasce più deboli della società. In quest’ottica i pensionati richiamano l’annosa questione delle liste di attesa, «che impediscono in molti casi di poter effettuare le visite nel distretto di propria appartenenza o addirittura inducono il paziente a doversi rivolgere a strutture private e quindi a pagamento». Per i sindacati quindi c’è la necessità di un maggior dialogo tra Usl e aziende ospedaliere, ma anche tra Usl e medici di famiglia.
Gli interventi Il presidente dell’Anci regionale, Francesco De Rebotti, ha sottolineato la volontà di aprire un tavolo concertativo con il comune di Terni riguardante il tema della sanità. Sulla qualità dei servizi e sulle riorganizzazioni in essere nelle strutture ad oggetto dell’incontro ha fatto riferimento Imolo Fiaschini, direttore Asl 2 Umbria. A chiudere i lavori il segretario nazionale Fnp Cisl Loreno Coli che ha sottolineato l’importanza di iniziative come quella di Terni «per essere protagonisti del cambiamento anche attraverso una sana pressione da rivolgere alla politica, per affrontare in maniera costruttiva la questione sempre più attuale dell’invecchiamento progressivo della popolazione». A fronte della carenza del personale medico, il segretario ha rappresentato la necessità «di rivedere il numero chiuso nelle università di medicina».