Non ha sciolto le riserve l’esame autoptico sul corpo di Marco Alonzo, il giovane abruzzese trovato morto a Foligno nel suo appartamento di via Brufa diversi giorni dopo il decesso.
Escluse cause traumatiche L’esame è stato eseguito presso l’obitorio comunale dell’azienda ospedaliera di Perugia, ma dal cadavere, ormai in stato di avanzata putrefazione, non è stato possibile risalire alle cause principali della morte, avvenuta almeno una settimana prima del rinvenimento. Tecnicamente si parla di «insufficienza cardiorespiratoria», le cui origini però sono ancora in corso di definizione. Tutte le ipotesi sono aperte, eccezion fatta per quelle di tipo traumatico, le uniche che al momento è stato possibile escludere.
Nuovi elementi a luglio Già predisposto un esame tossicologico, i cui risultati arriveranno non prima di un mese: una prassi nel caso di morti premature in ambiente domestico, che in questo caso diviene anche il modo principale per provare a risalire alle cause del decesso. Potrebbero esserci origini tossiche alla base dell’insufficienza respiratoria, nell’ambito di un ampio spettro di possibilità, che vanno dall’uso di stupefacenti alle esalazioni fino all’intossicazione alimentare. Non è nemmeno possibile escludere il suicidio. Fra un mese se ne saprà di più.
A Foligno per studio Marco era originario di Ovindoli, paesino abruzzese fra Avezzano e L’Aquila. Si trovava a Foligno per il corso di Fisioterapia, di cui stava svolgendo il tirocinio. Ragazzo schivo e riservato, con pochi amici, la cui assenza non ha destato particolare preoccupazione fra i compagni di corso, che avranno pensato ad un periodo di malattia o di impegni personali. Il giovane viveva solo: il padre era ad Avezzano, la madre a Roma, dove ha una attività commerciale.
Il Re Leone Sulle sue bacheche social molti messaggi da amici e parenti, che ne ricordano la sensibilità d’animo. Uno di loro ha postato il contenuto dell’ultima conversazione. Marco scrive: «Un mondo dove si hanno abbastanza risorse per vivere tutti dignitosamente e in cui ciononostante il 15% della popolazione umana soffre la fame è parecchio strano». L’ultimo post ai primi di maggio. Era malinconico. Stava guardando il cartone animato ‘Il Re Leone’.