La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio il provvedimento attraverso il quale il tribunale di Perugia aveva disposto il sequestro di 6 milioni e 297mila euro di euro nell’ambito dell’inchiesta relativa cooperativa ‘Piccolo Carro’.
IN UN PRIMO MOMENTO IL RIESAME AVEVA RIGETTATO IL DISSEQUESTRO
Dalle indagini della procura della Repubblica di Perugia era emerso che in cinque strutture gestite dalla coop in Umbria – da Perugia a Bettona – dove venivano ospitati minori affidati dai servizi sociali, era svolta senza autorizzazione anche attività terapeutico-sanitaria. Per ogni minore, la struttura riceveva 400 euro al giorno anche in virtù della valenza sanitaria della prestazione (senza però averne i requisiti; almeno questa è l’accusa) rispetto a quella esclusivamente a carattere socio-educativo. Il ricorso alla seconda sezione, presieduta da Piercamillo Davigo, era stato prodotto dagli avvocati difensori Giancarlo Viti, Mario Tedesco, Giovanni Zurino e Sandro Picchiarelli dopo il rigetto dell’istanza di riesame dello scorso febbraio.