Rivoluzione viabilità, ma non solo in via Alfonsine a Terni. Partiti i lavori per la realizzazione del sottovia pedonale con strada alternativa fino a novembre, gli assessori Benedetta Salvati ed Enrico Melasecche – verde pubblico, lavori pubblici, arredo e decoro urbano – tracciano il nuovo percorso legato al piano del verde: «Messa a dimora di 56 alberi a fronte dei 14 da abbattere in quanto insistenti sul sedime del cavalcavia, più 800 arbusti che arricchiranno le tre aiuole».
VIA ALFONSINE, RIVOLUZIONE TRAFFICO

Incontri e piantumazione Da dove nasce questo prospetto? «I dati risultano – spiegano i due assessori in una nota congiunta – con evidenza dagli elaborati del Settore Urbanistica del Comune che a suo tempo ha seguito il progetto nato oltre cinque anni fa, votato dalle giunte di quegli anni e da quel consiglio comunale. La sensibilità ambientale della giunta oggi è massima tant’è che sarà programmato un incontro con il comitato di quartiere che i cittadini vorranno costituire, considerato che il precedente si sciolse quando l’allora opposizione ottenne nel settembre 2017 l’abbassamento del cavalcavia di 90 centimetri, pago di quel risultato. In quella sede si esporrà il progetto del verde che andrà piantumato necessariamente in autunno e si decideranno con la popolazione i punti specifici in cui mettere a dimora le nuove essenze».

Il patrimonio arboreo Salvati e Melasecche sottolineano poi che «rimane l’impegno della giunta nel verificare che gli impegni contrattuali che vincolano Comune ed imprese vengano rispettati, sia per quanto riguarda la migliore realizzazione delle opere previste, a cominciare dalla nuova piazza che sorgerà fra la struttura commerciale e la sede della ex circoscrizione Ferriera, sia la stessa struttura del cavalcavia. Quanto ai progetti in corso gli assessorati al decoro e all’arredo urbano e quello al verde, stanno predisponendo un progetto su base quinquennale che verrà presentato a settembre il cui obiettivo è proprio quello di dotare Terni di un patrimonio arboreo specifico per combattere l’inquinamento di dimensioni tali da non avere precedenti nella storia della città».