Diventa alquanto complicato anche da spiegare e non solo per chi non conosce bene la materia. Il decreto-legge governativo 115 di ottobre ha cambiato un po’ le carte in tavola e gli avvocati della Ternana giovedì mattina hanno ‘bypassato’ il Consiglio di Stato – c’erano invece Pro Vercelli, Novara e Siena – per riunirsi, studiare e depositare un nuovo ricorso al Tar del Lazio: a lanciare l’assist è stata la presidente della Sezione Prima Ter nelle motivazioni per il ‘no’ al club toscano e al Catania. Incredibile ma vero.
La Panzironi ‘suggerisce’, la Ternana accoglie e procede

Per capire bene il motivo che ha spinto la Ternana a fare questo passo è necessario leggere le motivazioni della Sezione Prima Ter di mercoledì su Siena e Catana. In un passaggio si legge che «l’auspicata acquisizione del titolo a partecipare al campionato di serie B non puĂ² costituire una conseguenza immediata dell’eventuale accoglimento delle domande (irritualmente) proposte in questa sede, anche in ragione del fatto che risultano proposti ricorsi (o comunque potranno essere riproposti ai sensi del citato decreto legge n. 115 del 2018) aventi ad oggetto la legittimitĂ della clausola preclusiva D4 riguardante le modalitĂ di ripescaggio delle squadre interessate (ovvero n. 7 formazioni su – eventuali – tre posti disponibili)». Ecco, le parole chiave sono «potranno essere riproposti ai sensi del decreto-legge». Il pool di legali rossoverdi non ha perso tempo – anche perchĂ© stava scadendo la finestra temporale per farlo – e giovedì mattina si è messa in azione alla pari delle altre ‘ripescabili’.
IL ‘CASUS BELLI’: IL COMUNICATO UFFICIALE 54 DEL 30 MAGGIO 2018 E IL FAMOSO PUNTO D4
Perché?

In sostanza in questo modo la Ternana avrĂ modo – o almeno così dovrebbe essere – la chance di poter discutere il 23 ottobre sia sul format della serie B a 19 squadre e, con l’atto di giovedì mattina, dello specifico criterio D4 impugnato mesi fa dal Novara. Infatti il ‘vecchio’ ricorso al Tar del Lazio faceva riferimento alla sentenza a sfavore sul format. L’obiettivo è di ‘riallineare’ tutte le questioni aperte nell’udienza in arrivo tra poco meno di due settimane.
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Il 23 al Tar del Lazio si cambia: fuori Dongiovanni, dentro la Verlengia. Di Cintio e il Consiglio di Stato

Come detto in mattinata c’è stata anche l’udienza al Consiglio di Stato, messa da parte dalla Ternana: pubblicazione della sentenza attesa per venerdì. Intanto sono giĂ noti i magistrati della Sezione Prima Ter che prenderanno in esame gli ultimi, decisivi ricorsi sul doppio binario format e ripescaggi: il 23 al Tar del Lazio, oltre alla presidente Panzironi, ci sarĂ il relatore Francesca Petrucciani – non piĂ¹ Daniele Dongiovanni – e il consigliere Anna Maria Verlengia. Intanto uno dei legali dei piemontesi, Cesare Di Cintio, sottolinea che «al Consiglio di Stato si è tenuta una discussione lunga e articolata, che ha toccato anche l’eventuale immediata applicabilitĂ del decreto Giorgetti. La Pro Vercelli ha insistito per l’accoglimento della misura cautelare affinchĂ© la questione venga rimessa al Collegio di garanzia. Così si potrebbe scrivere la parola fine sulla vicenda giĂ la prossima settimana». Vedremo.