Hanno dichiarato di risiedere stabilmente nell’area del cratere dei terremoti del centro Italia – avvenuti fra il 2016 e il 2017 – per ottenere il ‘contributo per autonoma sistemazione’ (Cas) che spetta a chi ha trovato un alloggio alternativo alla propria abitazione, danneggiata dal sisma. In realtà nella loro residenza nelle zone colpite, non c’era alcuna stabilità né continuità . Per questo altre otto persone sono state denunciate dalla Guardia di finanza di Spoleto.
Denunce a raffica
I reati ipotizzati sono ‘falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico’ e ‘truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche’. Finora – spiegano le Fiamme Gialle – sono stati ultimati accertamenti nei confronti di 27 soggetti, di cui soltanto 3 sono risultati regolari: 2 sono stati denunciati per falso ideologico per aver autocertificato dati falsi senza percepire contributi, ed altri 22 per falso e truffa con un ammontare complessivo di contributi indebiti per 140 mila euro. Nei confronti di quest’ultimi è stato chiesto il sequestro preventivo, per equivalente, del profitto dei reati: una misura già applicata per 27 mila euro.
Segnalazione alla Corte dei conti
Altri 6 soggetti fra quelli denunciati hanno già restituito ai propri Comuni il contributo percepito irregolarmente, per un ammontare di 38 mila euro. Gli accertamenti erariali, in 8 casi, sono stati seguiti anche dalla segnalazione alla procura della Corte dei conti dell’Umbria per un danno complessivo di 25 mila euro.