Villaggio Italia ‘teso’: «Lei, il nostro incubo»

Terni, episodio violento venerdì ai danni di una negoziante di via Di Vittorio: «Una donna con problemi di droga tormenta tutti»

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L’ultimo episodio – questa volta pure violento – è accaduto venerdì all’ora di pranzo. Come altre volte, ha raggiunto un negozio di abbigliamento di via Di Vittorio, dando in escandescenze e, pare, portandosi pure via qualche capo. Una donna – la 74enne Antonina Sorano di origini siciliane, amica della titolare dell’esercizio – se n’è accorta, l’ha inseguita e, nel tentativo di recuperare la refurtiva, si è presa un pugno al volto ed un calcio all’addome. Con conseguente visita al pronto soccorso del Santa Maria per accertare l’entità delle lesioni riportate, fortunatamente – ma i casi quotidiani di cronaca dicono che sarebbe potuta finire anche molto peggio – non gravi (4 giorni in tutto per la 74enne).

Denunciata

Al centro della vicenda, ancora più complessa ed ampia di quello che il grave episodio racconta, c’è una ternana di 48 anni (F.N. le sue iniziali) che vive nel quartiere di Villaggio Italia e con chiari problemi di tossicodipendenza. Il fatto di venerdì ha portato all’intervento della squadra Volante di Terni che ha condotto la donna in questura per i provvedimenti del caso, sostenuti anche dalla denuncia della titolare e dell’amica di quest’ultima, aggredita, per i reati di rapina e lesioni personali.

«Non permetterò che mi rovini»

Il problema, come detto, è piuttosto ampio. Perché non sono affatto poche le segnalazioni che vedono al centro la donna ternana che, talvolta sotto l’effetto di droghe, ne combina di tutti i colori. Nei giorni scorsi, e non è la prima volta, vigili del fuoco e forze dell’ordine si sono portati presso la sua abitazione per un incendio domestico presto risolto. Ma gli stessi negozianti della zona, anche di via Di Vittorio teatro dell’ultimo episodio, sono esasperati. A parlare è l’esercente bersagliata, Giuliana Amadei titolare di ‘Pago poco’: «Io, prima di questo a Terni, ho avuto un negozio a Perugia in zona Fontivegge – racconta -. All’inizio andava bene, poi quando alla stazione è iniziato ad arrivare di tutto, droga, criminalità, soggetti da bassifondi, me ne sono dovuta andare. Non permetterò, questo è certo, che una situazione analoga si ripresenti ora anche a Terni».

«Ma dobbiamo farcene carico noi?»

La negoziante riferisce poi dei diversi episodi in cui la 48enne si sarebbe presentata al negozio ‘fuori di sé’: «A volte passa e acquista, altre arraffa. Poi dopo qualche giorno si ripresenta lamentando che la merce fa schifo, inveendo contro tutto e tutti, dicendone e combinandone di tutti i colori. Uno si alza all’alba per aprire il negozio, ricavare uno stipendio che consente di arrivare a fine mese. E deve pure fare i conti con queste situazioni che danneggiano, mandano via clienti e creano preoccupazione per la propria e altrui incolumità? Ma scherziamo? E delle sue ‘precarie’ condizioni di salute dobbiamo farcene carico noi?».

Raffica di segnalazioni

La donna è ultra nota alle forze dell’ordine in ragione delle decine di segnalazioni che la riguardano. Di recente, a causa del malfunzionamento dello scarico, avrebbe anche gettato i propri escrementi dal terrazzo. Ma altri fatti, più gravi, erano già finiti all’attenzione delle forze di polizia. Dalle quali residenti ed esercenti della zona ora si attendono un segnale chiaro.

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