Ci sono tre liste civiche («ma civiche non vuol dire apolitiche», chiariscono): L’Altra Umbria, Umbria dei Territori e Movimento delle idee e del fare (quello che vide la genesi di Fora). Ci sono poi alcuni partiti della costellazione di sinistra (dai Verdi ai Socialisti) e altri se ne possono aggiungere (tipo Articolo Uno). E c’è il possibile accordo con il Movimento Cinque Stelle, che ha già fatto sapere di non fare salti di gioia nell’accodarsi al Pd con Fora.
La rete dei movimenti civica. Santi: «Ecco chi siamo»
Il candidato
I ‘civici’ (dovrebbero chiamarsi ‘Rete Civica’ ma anche sul nome c’è già da ridire) si sono presentati in conferenza stampa nel palazzo della provincia. Criticano il metodo Fora e a breve annunceranno il loro candidato alle prossime elezioni regionali: i rumors parlano di Stefania Proietti, sindaco di Assisi, fra i più apprezzati primi cittadini umbri in quell’area politica. In alternativa il presidente della provincia di Perugia Luciano Bacchetta.
L’orizzonte
«Se con Fora ci intendiamo sui contenuti del nostro programma e sull’idea di rinnovamento che deve essere condivisa, noi siamo in grado di lavorare insieme dice l’ex sindaco orvietano Franco Raimondo Barbabella (‘Umbria dei Territori’) – le porte sono ancora aperte, ma Verini deve ragionare con le nostre condizioni». Tradotto: togliete Fora e riparliamone.