È la terra degli eventi culturali, ma anche degli sport. Della solidarietà e dell’impegno civile. Dei servizi turistici e dei prodotti enogastronomici. Parliamo di Scheggino, realtà della Valnerina che ha saputo coniugare il tema della ricostruzione post sisma alla cresciuta turistica dei territori umbri. Un comune che in questi anni ha fatto da locomotiva per la Valnerina, ferita dal sisma nel 2016. La forza di reagire si è vista nell’impegno dell’amministrazione guidata dal sindaco Paola Agabiti. Una cura del quotidiano che passo dopo passo ha dato vita al ‘modello Scheggino’ che ha saputo dare risposte concrete per la ricostruzione fisica, materiale, ma al tempo stesso ha investito nella cultura per tracciare un nuovo orizzonte, lontano dalla macerie.

Eventi dal forte valore simbolico
Il sindaco Agabiti ha saputo ascoltare ‘La voce della Terra’, dal nome dell’iniziativa che quest’anno ha portato a Scheggino artisti del calibro di Noa, Mogol e Al Bano. Artisti internazionali che hanno suonato nella cornice di piazza Carlo Urbani per le terre colpite dal sisma. La forza di reagire, di combattere, è nello spirito degli schegginesi. Non solo rimboccandosi le maniche, ma anche ricordando eventi lontani nel tempo come quelli che si celebrano ogni anno con ‘Scheggino donna’, la rassegna voluta dal sindaco Agabiti per ricordare la battaglia del 1522, quando le donne di Scheggino si batterono per respingere una spedizione punitiva organizzata dai territori limitrofi.
Un progetto di ampio respiro
È in questo spirito combattivo che il primo cittadino ha saputo trovare la forza per affrontare le tante sfide che ha dovuto superare. Facendo leva anche sulla capacita di fare rete e di trovare le risorse necessarie fuori dal bilancio comunale. Risorse arrivate da progetti europei e ministeriali che l’amministrazione Agabiti ha vinto. Una sfida nelle sfida che, ad esempio, ha fatto di Scheggino il comune capofila del progetto ‘Valnerina Bike Sharing’ (Terni, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino e Sant’Anatolia di Narco, le altre realtà coinvolte). Sette ciclostazioni per trenta biciclette a pedalata assistita per immergersi nella natura della Valnerina all’insegna del turismo sostenibile. Un turismo che ha fatto di Scheggino, anche in questo caso, un modello, o meglio un pioniere dell’albergo diffuso. È qui infatti che la filosofia dell’albergo diffuso ha mosso i primi passi in Umbria, sviluppandosi poi in alter realtà della regione.
Un percorso, di ricostruzione e crescita culturale, che terminerà con un taglio del nastro carico di significato. Alla fine del 2019 il sindaco Agabiti riaprirà le porte del Piccolo teatro comunale. Uno piccolo scrigno che tornerà a brillare nelle terre colpite dal sisma