di S.F.
Aveva 63 anni, Paolo Pileri, quando un malore improvviso ne provocò la morte, il 13 febbraio del 2007. Ma la sua città , i suoi tifosi e, soprattutto i suoi amici, non lo hanno dimenticato.
Il ricordo E così si sono ritrovati, nel cimitero di Papigno dove riposa il pilota che nel 1975 conquistò il titolo di campione mondiale nella classe 125, per una cerimonia commemorativa nel corso della quale, con poche e semplici parole, è stata ripercorsa la storia umana e professionale di chi, cresciuto nel mito di Libero Liberati, è riuscito a ripeterne le gesta.

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Grande uomo e pilota Alla commemorazione hanno partecipato anche il presidente del ‘Borzacchini Historic’, Giorgio Natali e il figlio Roberto: «Paolo è stato un grande motociclista, un personaggio molto riservato e schivo. Ma quando – sottolinea Natali – saliva in moto non ce n’era per nessuno, abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo. Lo vogliamo ricordare, il Moto Club Terni è intestato a lui e a Libero Liberati. Poi c’è anche il ‘Borzacchini Historic’ e in questa sede abbiamo raccolto i tre grandi campioni che ha avuto la città di Terni».
La speranza Un grande campione, Paolo Pileri. Natali si augura che altri motociclisti ternani possano ripercorrere le sue gesta: «Il motorismo continua a Terni, stanno crescendo altri campioni e speriamo che anche Danilo Petrucci possa diventare un grande, in passato abbiamo avuto Giansanti. Vogliamo portare avanti questa tradizione e farla conoscere alle future generazioni». Commosso il figlio Roberto al momento di ringraziare tifosi e amici accorsi per il deposito della corona d’alloro al cimitero di Papigno.

Il mondiale 1975 Paolo Pileri conquistò il titolo mondiale in sella a una Morbidelli, centrando il successo finale grazie alle vittorie ottenute nei Gp di Spagna, Austria, Germania, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Svezia. Negli anni successivi fu protagonista nelle categorie 250 e 350, ottenendo come risultato migliore un decimo posto nel 1978.