Quella di giovedì mattina a Perugia potrebbe essere stata solo l’antipasto della protesta generale, che si sta organizzando nei prossimi mesi. Uno ce n’era già stato lo scorso 2 aprile.
Sblocco del salario accessorio e carenza di personale
Per quanto riguarda l’Umbria, la protesta riguarda anche la carenza di personale: nelle sedi regionali – denunciano i sindacati – c’è stato un calo di 84 unità fino alla fine del 2019, calo che arriverà a quota 114 nel 2020, a fronte di 20 assunzioni previste quest’anno.
Alti carichi di lavoro e servizi scadenti agli utenti
Giovedì mattina a Perugia i dipendenti che protestavano si sono dati appuntamento davanti alla sede di via Canali. I dipendenti della sede perugina denunciano carichi di lavoro ormai insostenibili, che creano ripercussioni e ricadute negative anche sull’utenza, abbassando la qualità del servizio fornito. L’insufficienza delle risorse umane ha comportato in alcuni casi la chiusura delle sedi locali decentrate, come ad esempio Umbertide.