Aveva destato preoccupazione la convocazione urgente di una conferenza stampa da parte dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto a poche ore dall’allarme lanciato dalla Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sul rischio Coronavirus. Invece, per fortuna, si trattava solo di rassicurazioni.
Negativi i test all’aeroporto
Coletto ha comunicato ai giornalisti che si sono verificati pochi casi di pazienti con sintomi che avrebbero potuto far ipotizzare il coronavirus e che tutti sono risultati negativi dopo le verifiche compiute negli ospedali locali. Negativi tutti i controlli sui passeggeri in arrivo all’aeroporto di Perugia, dove è stato potenziato il filtro sanitario. Non è stato nemmeno necessario procedere ad approfondimenti allo Spallanzani.
«La rete di controllo funziona»
«Si trattava di semplici episodi di influenza», ha dichiarato l’assessore veneto, che più volte ha ribadito come la situazione in Umbria sia «sotto controllo». «Abbiamo strutturato una rete di medici sentinella sul territorio, ‘intercettori’ che monitorano eventuali possibili sintomi di infezione. C’è un buon coordinamento e tutti i settori interessati hanno risposto nella maniera corretta».
Anche l’Umbria lavora al vaccino
«L’università di Perugia – dice ancora l’assessore – può sicuramente dare un contributo per la scoperta di un vaccino in grado di contrastare il nuovo coronavirus. Abbiamo laboratori come ematologia, virologia e infettivologia che sono importantissimi, delle eccellenze. I nostri docenti sono assolutamente all’altezza e sono certo che si metteranno a fianco delle istituzioni nazionali per poter dare un impulso positivo per la gestione del nuovo vaccino».
Oms: 18 mesi per vaccino efficace. Burioni pessimista
L’epidemia da Coronavirus non si arresta e il conteggio dei morti continua a crescere. L’ultimo dato aggiornato è di 1.115 morti (1.068 nella sola provincia cinese di Hubei), ma il numero dei decessi negli ultimi dieci giorni per la prima volta sembra in calo. Gli infettati sono invece saliti a oltre 45mila. Pare però che il picco arriverà – lo dicono gli esperti – a fine febbraio. Sempre dall’Oms dicono che ci vorranno 18 mesi per un vaccino efficace, mentre già entro l’estate saranno diffusi i primi test. Pessimista il virologo italiano Burioni, secondo il quale invece ci vorranno 2-3 anni.
Le informazioni interlocutorie dell’Oms
L’Organizzazione mondiale della sanità aveva dichiarato l’emergenza globale per il coronavirus, invitando tutti gli stati a mettere in atto misure di prevenzione su viaggi, commercio, quarantena, screening e cure. Al tempo stesso, il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, aveva invitato ad evitare reazioni eccessive di fronte all’epidemia. Ora ci ripensa e parla «nemico numero uno dell’umanità, minaccia peggiore del terrorismo». Intanto, è stato stabilito il nome ufficiale della malattia respiratoria: Covid-19.
Sta bene l’italiano trasferito dalla Cecchignola
Lo Spallanzani fa sapere inoltre che «il cittadino italiano, trasferito giorni fa dalla struttura dedicata della città militare della Cecchignola (dove si trovano anche i due fratelli di Foligno; ndr) e con infezione confermata da nuovo coronavirus, continua ad essere in buone condizioni generali». Intanto continua la quarantena per le 20 persone che sono state contatti primari dei due coniugi cinesi, ovvero la comitiva di turisti cinesi della quale facevano parete la coppia di cinesi ricoverata.