La segnalazione giunge da Perugia e dà la misura come, in tempi di Coronavirus, i parametri della normalità – anche quelli commerciali – siano pronti ad essere sacrificati anche sull’altare degli interessi economici, lungo una filiera – quella delle mascherine per proteggere le vie respiratorie – in questi giorni ‘caldissima’.
TERNI, GEL E MASCHERINE: CARI E INTROVABILI
Il racconto
«Sono andato in una farmacia del centro per acquistare una mascherina, che peraltro è della Wurth e quindi non un presidio sanitario, quanto piuttosto per operai, imbianchini e così via. L’ho pagata la bella cifra di 11 euro. Ora non so quanto sia il ricarico, immagino comunque importante rispetto al prezzo praticato dal fornitore, ma mi sembra fuori dal mondo anche in questa fase di massima allerta. Le altre, quelle con il ‘tappo rosso’, ovvero il filtro, sono vendute invece a 13 euro. Se questo vi pare normale o deontologico…».