Una ‘costola’ del procedimento che, in primo grado martedì, ha visto la condanna del dipendente Equitalia ed ex consigliere comunale di Terni, Alessandro Chiappalupi, a due anni e sei mesi di reclusione. È quella che, sempre martedì, è giunta a sentenza di fronte al tribunale di Terni in composizione collegiale, con imputati lo stesso Chiappalupi e altri due dipendenti ternani della società deputata alle riscossioni, per fatti riconducibili alle ipotesi di peculato e falso materiale e contestualizzati dalla pubblica accusa nel 2009.
La sentenza
La decisione del collegio giudicante presieduto da Massimo Zanetti è stata quella di rilevare l’intervenuta prescrizione per Chiappalupi ed un altro imputato: il primo accusato di essersi intascato somme di contribuenti falsificando la relativa quietanza, il secondo di aver alterato quietanze di pagamenti e distrutto altri documenti contabili. Assoluzione nel merito e ampia – ‘il fatto non sussiste’ – per il terzo dipendente Equitalia, Marco Passero assistito dall’avvocato Iuri Fucili, accusato di essersi impossessato di somme presenti in cassa falsificando le relative distinte.