Fase due anche per la Basilica di Norcia e per i territori del cratere sismico, i cui cantieri si erano fermati a causa del coronavirus. Il commissario Giovanni Legnini ha firmato le ordinanze (4, una per ogni regione) che dovranno mettere benzina nel motore dei mezzi della ricostruzione. E si sblocca anche la questione della Basilica di San Benedetto, simbolo dei ritardi, all’interno della quale sono ancora le macerie del 2016: anche lƬ i lavori ricominceranno a breve.
Il cantiere nella basilica
Dopo il fermo imposto dalle misure anti-coronovirus, il cantiere della Basilica di San Benedetto di Norcia, impegnato nello svuotamento delle macerie, riprenderĆ i lavori entro la metĆ di maggio, una volta assicurate le necessarie misure di sicurezza indicate dal governo. Lo ha appreso l’Ansa dalla soprintendente alle Belle arti dell’ Umbria, Marica Mercalli, che da lunedƬ 4 maggio assumerĆ l’incarico di direttore generale per la sicurezza del patrimonio culturale presso il ministero per i Beni e le attivitĆ culturali.
La Mercalli soprintendente ha ricordato come nel frattempo sia stato avviato l’ iter che porterĆ alla progettazione di ricostruzione della ‘casa’ del santo patrono d’ Europa. Oltre a quello dalla Basilica, potranno ricominciare a lavorare anche i cantieri per la costruzione delle nuove e temporanee scuole superiori, per la ricostruzione della torre civica e quello privato in corso Sertorio dove si sta recuperando un blocco edilizio che annovera abitazioni, negozi e anche uno dei principali alberghi della cittĆ .
La conferenza del commissario Legnini
Ecco le ordinanze
Emanate 4 nuove ordinanze per la ricostruzione. Le ha firmate nella giornata di sabato il commissario Giovanni Legnini, dopo che giĆ venerdƬ era emerso che le regioni interessate avevano fatto avere il loro ‘nulla osta’. Quattro i temi: semplificazione, l’elenco dei comuni piĆ¹ colpiti (in Umbria: Norcia, Cascia e Preci), i fondi Inail e la delega alle amministrazioni comunali per istruire le pratiche finalizzate alla riparazione degli immobili.
Semplificazione: vero un ‘teso unico’
Quella per la semplificazione il commissario l’ha chiamata ‘Ordinanza 100’, definendola un punto di arrivo e contemporaneamente una base di partenza per definire un testo unico per la ricostruzione privata, a quasi quattro anni dalle scosse. Tra i punti salienti, la certezza dei tempi per le pratiche e la concessione del contributo: 70 giorni nei casi piĆ¹ semplici, 130 al massimo in quelli piĆ¹ complessi: oggi non si scende sotto i 200 giorni.