di S.F.
Una banale ‘mini’ gara – basti pensare che l’importo a base d’asta era di 3.500 euro, considerando Iva e oneri di sicurezza 4.270 – per l’analisi e la caratterizzazione del percolato dell’ex discarica rsu di vocabolo Valle a Terni, con affidamento diretto previa indagine esplorativa di mercato per rispettare i principi di concorrenza ed economicità . Un passaggio rapido di norma che, invece, nell’ultima circostanza ha dato un sorprendente esito negativo: nessuno dei quattro soggetti invitati da palazzo Spada si è fatto avanti per presentare un’offerta. Si dovrà ripetere.
APPALTO VOCABOLE VALLE PER TRASPORTO PERCOLATO: TOCCA ALLA ECO.TER
I quattro prelievi
L’affidamento di durata annuale riguarda il prelievo trimestrale dei campioni e la successiva caratterizzazione nell’ambito del protocollo di monitoraggio delle acque sotterranee e dei percolati. Nulla di particolare: l’unica novità rispetto al passato deriva dal fatto che il ministero all’Ambiente ha chiesto al Comune di aumentare la frequenza del controllo, da una a quattro volte nell’arco dei dodici mesi. Geolab di Perugia, Laboratorio Chemicalab di Foligno, Siet Impianti di Terni e Sistema ambiente srl di Perugia: questi i quattro operatori ad aver ricevuto l’input dall’amministrazione.
POMPAGGIO PERCOLATO: GE.AR PRONTA PER IL POZZO
Nessun cenno
In risposta zero offerte, un esito inaspettato per il Comune. La conseguenza – oltre alla perdita di tempo, la determina a contrarre è stata firmata l’11 marzo a poche ore dall’avvio del lockdown per l’emergenza epidemiologica – è che palazzo Spada sarà costretto a rifare la procedura: il futuro aggiudicatario dovrà mettere a disposizione quattro rapporti di prova con i vari parametri richiesti. Step propedeutico per giungere allo smaltimento.