Scaduta da due giorni e non rinnovata l’ordinanza che imponeva, dalle 17, obbligo di mascherine all’aperto per i ragazzi ammucchiati fuori ai bar. Ma in realtà cambia poco: la prescrizione resta contemplata dalla legge generale. In realtà in comune si sono resi conto che nella stragrande maggioranza dei casi i ragazzi senza mascherina non erano punibili in quanto bevevano o fumavano.
Merli: «Ordinanza superflua»
Intervistato da umbriaon.it, l’assessore Luca Merli conferma le indiscrezioni degli ultimi giorni e spiega: «Ci siamo resi conto che era una ordinanza particolare, ci sembrava sorpassata e quasi superflua, visto che c’è già il dispositivo normativo che impone la mascherina in presenza di scarso distanziamento sociale». Poi c’è anche una questione relativa all’efficacia dei controlli: «I ragazzi quando si fermano o bevono o fumano, quindi come fai a obbligarli a indossare la mascherina? Certo, resta l’appello alla responsabilità».
Responsabilità che Merli richiede anche relativamente al degrado del centro, in riferimento alle recenti denunce fotografiche che mostravano le scale della cattedrale di San Lorenzo piene di rifiuti della movida: bicchieri, cartoni, bottiglie… Poi accenna al progetto dell’assessore Gabriele Giottoli, con i ‘gettoni a rendere’.