Perugia, lo strano caso delle multe ‘in perdita’

Una sentenza della Consulta ha creato un paradosso sui ‘ricavi’ del Comune

Condividi questo articolo su

di M.Lilla

Per fare cassa le multe hanno sempre funzionato, ma se portano perdite e non guadagni, si apre un paradosso degno del teatro dell’assurdo. Più o meno è quello che è capitato al comune di Perugia dopo la sentenza della consulta sulle nuove tariffe da applicare alle multe per divieto di sosta.

Doppia spesa Il principale problema per l’Amministrazione è riuscire a capire se sia possibile rivedere le convenzioni con le due concessionarie: la Sipa per le ‘strisce blu’ e la Maggioli spa per il ‘confezionamento’ delle multe. Il caso particolare riguarda i divieti di sosta nelle strisce blu e non altri tipi di multe dove le due società non entrano in conflitto.

Tariffe Facciamo due conti, per ogni multa per divieto di sosta effettuata da un operatore Sipa il comune cede alla società 17euro; mentre per ogni multa di ogni genere archiviata, verificata e spedita tramite posta, versa alla Maggioli circa 13 euro. Se facciamo un conto veloce riguardo al divieto di sosta troviamo alcune incongruenze; la contravvenzione per divieto di sosta su strisce blu non può superare i 25 euro per sentenza della consulta; viene fuori un calcolo paradossale, per il comune verso le due società risulta una spesa di circa 30 euro di contro ad un incasso di massimo di circa 25euro.

Divieto di costo Il conto vale solo per questo tipo di multe dove entrano in concorrenza le due società proprio perché il comune non ha il personale sufficiente per coprire anche quelle contravenzioni. Se per la Maggioli la convenzione è stata chiusa da poco e restano ancora due anni di contratto, per Sipa la cosa può risolversi prima, dato che il comune chiederà di rivedere le tariffe, proprio in virtù della sentenza della consulta che cambia le carte in tavola.

Soluzioni ed esposti Palazzo dei Priori è alla ricerca di una soluzione che dovrebbe arrivare al più presto in autunno, intanto però nei corridoi si susseguono i malumori specie tra gli scranni di maggioranza che puntano il dito verso la vecchia amministrazione, rea di aver chiuso dei contratti non certo convenienti per le casse comunali. Nella mattina del 6 agosto poi, è stata inoltrato alla Corte dei Conti un esposto da parte del Consigliere comunale di Forza Italia Carmine Camicia per chiedere un parere sulla questione e verificare se c’è stato o meno un danno all’erario.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli