La Cisl contro la Cgil sui bilanci comunali

Perugia e Corciano i casi controversi: l’accusa è di intransigenza

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Punti di vista, si potrebbe dire. Ma se si decide di renderli pubblici, marcando le distanze con decisione, la faccenda dventa un tantinello più impegnativa. E così, se la segretaria regionale della Cisl umbra, Serena Sargenti, prende le distanze dalla Cgil, definendola troppo intransigente, la cosa non va trascurata.

La premessa «Con Cgil e Uil – dice Sargenti – quest’anno abbiamo raggiunto un risultato importante, quello di sottoscrivere un protocollo d’intesa con l’Anci per cercare di omogeneizzare le scelte dei vari Comuni in tema di bilanci. Quello che sorprende è che Cgil, Cisl e Uil partecipano agli stessi incontri, ascoltano le stesse illustrazione dei bilanci nei vari Comuni, ma evidentemente non ne traggono le stesse conclusioni».

L’intransigenza In anni di concertazioni, insiste la segretaria della Cisl, «siamo riusciti, attraverso le proposte del sindacato e la buona volontà delle amministrazioni, ad avvicinare le nostre posizioni e riportare buoni risultati su varie tematiche a vantaggio di tutti i cittadini e in particolar modo delle fasce più deboli. Tutto ciò perché c’è una serietà, un senso di responsabilità e un reciproco rispetto dei ruoli che apre alla possibilità di ottenere risultati. Per questo le ripetute uscite di questi giorni della Cgil sui bilanci di Corciano e Perugia ci sembrano fin troppo intransigenti».

I Comuni Per Sargenti «è vero che il Comune di Corciano ha un esenzione Irpef che riteniamo ancora eccessivamente bassa, tant’è che non abbiamo firmato l’accordo, ma ha cercato di abbassare la Tasi, trovare incentivi per la Tari e risorse per il sociale, quindi un bilancio tutt’altro che irricevibile», mentre «il Comune di Perugia non ha ancora abbassato le tasse e quindi l’obiettivo per il sindacato non è raggiunto, ma non ha tagliato sul sociale, come in più occasione l’assessore preposto ci ha confermato. Quindi perché continuare ad insistere su questo tasto?».

La difesa Secondo Serena Sargenti, poi , a Perugia «si sta tagliando sulle spese di rappresentanza, sulla diminuzione di dirigenti, sulla non sostituzione del direttore generale, sul trasferimento degli uffici a Monteluce, sulla rinegoziazione di contratti d’affitto. C’é ancora da lavorare su entrambi i bilanci, ma è chiara una volontà di trovare soluzioni adeguate. Quindi cerchiamo di tenere la palla al centro. Abbiamo il dovere di ripotare dei risultati, di essere concreti. Non confondiamo, quindi, le critiche costruttive con quelle pretestuose e un’informazione corretta e puntuale con una smania di visibilità».

 

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