25 mila persone vaccinate in Umbria contro il Covid nella prima fase: la disponibilità presunta di circa 50 mila dosi del prodotto Pfizer da somministrare in due tranche – la prima e poi la seconda a distanza di un mese – fa stimare che la copertura dei primi vaccini anti Covid possa arrivare a circa il 3% della popolazione umbra. In pratica personale – come quello sanitario – a rischio e soggetti fragili. Questa la stima riferita dalla Regione Umbria, partendo dal dato nazionale che vede 3,4 milioni di dosi disponibili dalle prossime settimane, per ciò che attiene il primo vaccino disponibile ed a cui ne seguiranno altri.
SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON
Quattro ospedali per la somministrazione
Nel corso della giornata di lunedì, nella riunione prevista, il commissario nazionale Covid Domenico Arcuri ha chiesto all’Umbria di indicare quattro ospedali dove concentrare la somministrazione dei vaccini anti Covid. A riferirlo, nella conferenza stampa per fare il punto sulla sanità regionale ‘non Covid’, è stato il commissario umbro per l’emergenza Covid, Antonio Onnis: «Il ministro Speranza – ha detto Onnis – presenterà mercoledì in parlamento il piano vaccini nazionale. Sulla logistica, come l’acquisto di celle frigorofere e attrezzature complementari, ci è stato chiesto di attendere qualche giorno perché si sta pensando ad una gestione centralizzata. Fra le realtà che a livello nazionale possono dare un supporto logistico, si è fatta avanti Poste Italiane».
Le trattative
Il direttore regionale della salute, Claudio Dario, ha spiegato invece che «il commissario Arcuri ha chiesto a ciascuna regione di indicare i referenti. La macro logistica è in campo allo stesso commissario mentre le strutture regionali si occuperanno di ‘micro logistica’ e distribuzione. nel frattempo stanno andando avanti anche le trattative per l’acquisizione dei vaccini. Il primo, della pfizer, è il più impegnativo per la catena logistica del ‘freddo’, ma già all’orizzonte ci sono altri vaccini su cui sono in corso trattative».