Comune Terni, fitti attivi 2021: stima da mezzo milione

Accertamento di previsione per l’anno in corso: tra i tanti coinvolti anche Rai, Sviluppumbria, Usl Umbria 2 e Terni Reti. Trattativa con la Regione per l’ex Cmm

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di S.F.

Dalla Regione a Sviluppumbria, passando per la parrocchia di San Valentino, la Rai e l’Ente Cantamaggio. Solo per citarne alcuni. Sono alcuni dei ‘debitori’ – indicati in questo modo perché riguarda l’anno in corso – nei confronti di palazzo Spada per i contratti di locazione, concessione di strutture comunali e indennità di occupazione: la direzione attività finanziarie – un accertamento utile per il bilancio previsionale – ha fatto i conti in merito alla stima per i fitti attivi del 2021. Si parla di una cifra di mezzo milione di euro con decine di soggetti, associazioni e società coinvolte.

La cifra: il 50% arriva dalla Regione. La trattativa

Il Comune prevede per il 2021 un’entrata di fondi pari a 512 mila euro per gli affitti in ingresso. La zona più interessata è l’ex Cmm, dove hanno locali ed uffici diversi soggetti: c’è ad esempio Telecom per oltre 5 mila euro, TerniReti e soprattutto la Regione Umbria, con un accertamento per l’anno in corso di oltre 200 mila euro. Con tanto di specifica: «Ha fatto richiesta – si legge in tal senso – di ulteriore diminuzione occupazione area. Si è in trattativa». A palazzo Donini vogliono spendere meno.

La sede dell’Ente Cantamaggio

Fitti minori

Tra i ’debitori’ indicati ad esempio c’è Poste Italiane per il contratto di locazione a Papigno (889 euro), la parrocchia di San Valentino per l’utilizzo della cantina (29 euro), la Rai per palazzo Pierfelici (oltre 4 mila euro), l’Ente Cantamaggio per 1.224 euro («locali occupati senza un regolare contratto in via Papa Zaccaria», viene specificato), FarmaciaTerni per 42.858 euro (indennità di occupazione palazzo Falchi), l’Adisu per 42.500 euro legato alla gestione dell’ex convento di San Valentino ed il centro rafting ‘Le Marmore’ per la concessione di parte del complesso dismesso in zona Papigno (poco più di 14 mila euro). Di mezzo c’è anche l’Usl Umbria 2: quasi 6 mila euro per la struttura in via IV Novembre a Piediluco.

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