di P.C.
Sono passati 250 giorni da quando Fabio Caserta firmò per il Perugia Calcio. Un accordo che già dalla formula faceva capire che ci fosse reciproca fiducia: un anno, con opzione per altri due in caso di promozione. Intercettato all’uscita della sede di Pian di Massiano, Caserta sorrideva.
Ora, 250 giorni dopo, il suo sorriso è meno euforico ma più sereno, segnato dalla stanchezza e dalla soddisfazione della missione compiuta, dopo un percorso non facile. «Adesso voglio riposarmi e godermi la famiglia», dice il tecnico a umbriaon.it, intercettato quando è quasi l’una e, rientrato alla base col bus ufficiale, il tecnico si apprestava a tornare a casa con la moglie.
«Quel giorno – racconta Caserta – avevamo già trovato l’accordo ma non era ufficiale e non era il momento di parlare. C’è la massima gioia che può provare un allenatore. So che sono contenti i tifosi dopo la scorsa annata. Volevamo riscattarla. E l’unico modo era riportare il Perugia in serie B»
«Come festeggio? Sicuramente non dormirò! Temo sia troppo tardi per trovare le bimbe sveglie (bimbe che gli hanno dedicato un coro, mandato in onda da UmbriaTv; ndr) ma starò con le persone più care a me: mia moglie, le mie figlie, ho la fortuna di avere anche la mamma qui, quindi le persone a cui tengo di più».
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