di F.T.
L’ordinanza con cui mercoledì la quarta sezione del consiglio di Stato ha sospeso il regolamento per le elezioni dei consigli degli ordini degli avvocati di tutta Italia. Così il voto è slittato anche a Terni, dove era in programma per giovedì 19 e venerdì 20 febbraio.
In lizza A Terni le liste in campo sono due, quella legata allo storico presidente del consiglio dell’ordine Renato Chiaranti (‘Centralità dell’avvocatura nell’amministrazione della giustizia’) e la numero 2 guidata dall’ex assessore provinciale Stefania Cherubini (‘Nuova avvocatura per Terni’). Poi ci sono i candidati ‘senza lista’, la maggior parte dei quali ha dato vita ad una sorta di cordata che punta a rappresentare la vera sorpresa di queste elezioni.
Le liste La lista numero 1, quella del consiglio dell’ordine guidata dall’inossidabile Renato Chiaranti (72 anni e dal 1978 ai vertici dell’avvocatura ternana, prima come segretario e dal 1991 come presidente) è composta da Laura Chiappelli, Enrico De Luca, Federica Bigi, Claudio Biscetti, Elisabetta Brunetti, Marco Franceschini, Paolo Malanotte, Massimiliano Mattioli, Giovan Paolo Ruggeri e Stefania Severi. La lista numero 2 che fa capo a Stefania Cherubini vede in lizza Massimo Minciarelli, Silvia Natali, Lorenzo Piermarini, Donatella Virili e Andrea Massi.
Gli ‘outsider’, senza una lista ma in piena corsa, sono Francesco Emilio Standoli, Lorenzo Filippetti, Elisa Esposito, Maria Raggi, gli orvietani Gian Franco Puppola e Angelo Ranchino, Francesco Sconocchia e Fabio Lancia. Il gruppo, con un paio di eccezioni, avrebbe dato vita ad una sorta di ‘patto per il rinnovamento’ con l’obiettivo, ambizioso e neanche troppo celato, di giungere a un radicale cambio di registro, tanto in consiglio quanto alla guida dell’Ordine.
I temi Fra le questioni aperte, su cui si è giocato il dibattito pre-elettorale – pur di fronte al divieto tassativo imposto dall’Ordine di fare ‘propaganda’ in tribunale nella settimana precedente il voto – c’è senz’altro la ricca fondazione forense di Terni, con la richiesta di maggiore trasparenza nella sua gestione, ma anche la questione delle quote di iscrizione all’Ordine che molti vorrebbero vedere ridotte per neo-avvocati e praticanti e magari calibrate in base al reddito. Perché le toghe non sono immuni alla crisi, anzi.
Incognite Sull’esito finale del voto, un peso decisivo potrebbero averlo gli oltre 120 avvocati orvietani transitati nell’Ordine ternano (che in totale ne conta 724) in seguito all’accorpamento fra i due uffici giudiziari. Qualche scoria del passato e la presenza del duo Ranchino-Puppola fra le candidature individuali, potrebbero spingere le toghe della Rupe ad un voto unitario e di rinnovamento. Anche se c’è chi è pronto a giurare che il gruppo, che sconta ancora una scarsa integrazione con la realtà ternana, sia piuttosto frazionato al proprio interno.
Comitato pari opportunità Intanto mercoledì si è votato per il Comitato pari opportunità dell’ordine degli avvocati di Terni. Ad ottenere il maggior numero di voti, 119, è stata Paola Placidi. Con lei entrano nel comitato Eleonora Piermarini (95), Lucia Dominici (94), Massimiliano Foddai (89), Stefania Capponi (81), Valentina Fratini (79), Sara Giovannelli (56), Paola Di Paolo (55), Giovanna Scarcia (49) e Laura Crescioni (48). La nomina dell’undicesimo membro dell’organismo spetterà al nuovo presidente del consiglio dell’ordine.