di S.F.
Esigenza di carattere organizzativo per una più efficace razionalizzazione delle risorse umane assegnate alla direzione, oltre che di «maggiore coinvolgimento e responsabilizzazione del personale». Poi la necessità di «evitare il rallentamento di alcune attività nel rispetto dei principi di efficienza» e di «rispettare i tempi procedimentali». Sono le tre motivazioni alla base di un particolare provvedimento firmato martedì dalla dirigente allo sviluppo economico del Comune di Terni, Emanuela Barbon: c’è la delega di alcune funzioni dirigenziali, vale a dire il trasferimento temporaneo ed eccezionale di funzioni amministrative ad un organo o soggetto diverso da quello titolare del potere. Magari si potrebbe pensare che ciò valga per un breve periodo. Tutt’altro: la scadenza è fissata al 31 dicembre 2022 e, in particolar modo, riguarda la funzionaria Sandra Proietti Divi.
IL COMUNE E GLI SOS DEI DIRIGENTI

La mossa: si delega per «stimolare»
Questo passaggio arriva a meno di due mesi da un atto firmato lo scorso 22 gennaio, quando la Barbon – per lei, salvo sorprese, ultime settimane da dirigente in Comune prima del rientro in terra veneta – mise mano alla micro organizzazione direzione economia, lavoro e promozione del territorio con focus particolare sulla ricognizione della dotazione di risorse umane assegnate. Di fatto lanciando l’sos in quanto «assolutamente carente rispetto ai compiti e agli obiettivi assegnati». Ora nuova puntata per la necessità di «mantenere l’organizzazione della direzione in modo flessibile, rispondente ad un modello gestionale improntato alla sollecita risposta ad esigenze ambientali mutevoli e per motivare e stimolare la dinamicità del personale». Dunque? Si delega. Alla Proietti Divi – si legge nel documento – vanno le funzioni dirigenziali di «adozione degli atti di liquidazione di competenza, l’adozione di attestazioni, certificazioni, autenticazioni e di ogni altro atto costituente manifestazione di conoscenza di attività di competenza, la vidimazione dei registri del commercio di cose antiche/usate». Non è finita qui.

Responsabilità dei procedimenti, l’assegnazione
Inoltre la Barbon mette nero su bianco l’assegnazione della responsabità dei procedimenti e delle attività «precisando che permangono in capo al sottoscritto dirigente la responsabilità dei procedimenti di appalto e delle concessioni, di competenza della direzione, mantenendone la qualifica di Rup». I dipendenti citati in questo caso la Proietti Divi per l’unità organizzativa legata allo sportello unico delle attività produttive-commercio, Fausto Ottaviani per sport, agricoltura, marketing, strutture mercatali e Omero Mariani per la promozione del territorio, turismo e grandi eventi. Per loro c’è anche la delega di firma di tutti «gli atti endoprocedimentali e/o propedeutici alla conclusione della procedura» e l’input di rende conto mensilmente di tutto ciò che è stato prodotto. E cosa succede se, per qualsiasi ragione, fossero assenti? «In assenza del delegato, in via sostitutiva, il dirigente sottoscritto ne adotta gli atti di competenza, allo scopo di garantire la continuità dei servizi della direzione». L’intera determina, oltre che al personale, è stata trasmessa agli organi politici e alle organizzazioni sindacali.