Cede il tetto del capannone: operaio 60enne cade da 7 metri

Taverne di Corciano – L’uomo, dipendente di una ditta, è ricoverato in rianimazione con riserva di prognosi. I carabinieri: «Non rischia la vita»

Condividi questo articolo su

Serio infortunio sul lavoro, intorno alle ore 15 di mercoledì, presso un’azienda di Taverne di Corciano (Perugia) in via Palazzeschi. Un operaio di circa 60 anni di età è caduto da un’altezza di circa 7 metri ed è stato soccorso dagli operatori del 118 che lo hanno trasportato con politrauma al pronto soccorso dell’ospedale di Perugia. L’uomo è stato poi ricoverato con riserva di prognosi. Sul posto, oltre alle forze dell’ordine e alla Usl1, si sono portati i vigili del fuoco del comando provinciale per avviare, tramite autoscala, la verifica delle condizioni di sicurezza.

L’Arma: «Non è in pericolo di vita»

Sull’accaduto i carabinieri della Compagnia di Perugia hanno diffuso una nota: «I carabinieri della stazione di Corciano sono intervenuti con il personale della Usl di Perugia, ufficio prevenzione infortuni e personale del 118 a seguito di segnalazione di incidente sul lavoro avvenuto presso un capannone nella zona industriale di Taverne di Corciano. Giunti sul posto gli operanti hanno appurato che un uomo di 60 anni, dipendente della ditta, regolarmente assunto, mentre svolgeva dei lavori sul tetto del capannone, a causa di un cedimento è caduto al suolo. Trasportato presso l’ospedale di Perugia in ‘codice rosso’, è stato ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata non in pericolo di vita».

Cgil all’attacco

«Un operaio di 60 anni che si trovava a svolgere un lavoro duro e pericoloso a sette metri di altezza è precipitato riportando, a quanto si apprende, gravi ferite e contusioni che avrebbero potuto avere conseguenze drammatiche. Ci stringiamo a lui, ai suoi compagni di lavoro e familiari, augurando una pronta guarigione, ma non possiamo continuare a sopportare questo stillicidio quotidiano». Ad affermarlo in una nota è Simone Pampanelli, segretario generale della Cgil di Perugia. «Appena 10 giorni fa abbiamo visto morire un operaio di 65 anni schiacciato da lastre di vetro a San Giustino – ricorda Pampanelli -, morte che si aggiunge alle 19 dello scorso anno nella nostra provincia. E nei primi due mesi dell’anno l’Inail ha registrato un incremento spaventoso degli infortuni, di quasi il 20%. È evidente che questa tendenza allarmante va immediatamente fermata. Deve essere obiettivo di tutti, a partire dalle istituzioni, bloccare subito la strage. Per richiamare l’attenzione su questa piaga della nostra società il prossimo 6 maggio, a un anno dalla tragedia di Gubbio nella quale hanno perso la vita Elisabetta d’Innocenti e il giovanissimo Samuel Cuffaro, saremo di nuovo in piazza nella città dei ceri insieme a Cgil, Cisl e Uil regionali e nazionali, perché è necessario risvegliare le coscienze e mettere in moto azioni concrete e immediate per garantire salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli