Terni, droga e ‘spiate’: carabiniere nei guai

È accusato di aver cercato di ‘coprire’ il figlio spacciatore. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio per lui e altre dodici persone

Condividi questo articolo su

di F.T.

Al tempo del blitz – era lo scorso novembre – la vicenda aveva suscitato un certo scalpore non solo perchè aveva fatto emergere un vasto giro di spaccio fra Terni e la Valnerina, con protagonisti per lo più giovanissimi e in qualche caso minori, ma anche perché – e soprattutto – in carcere, arrestato dai suoi stessi colleghi, ci era finito un carabiniere in servizio presso il comando stazione di Ferentillo.

L’arresto L’uomo, che ha 52 anni, era finito nell’indagine condotta dai carabinieri di Terni e Arrone per aver – secondo l’accusa – ‘avvertito’ il figlio 27enne delle attività investigativo in corso, volta a smantellare un’attività di spaccio condotta da più soggetti, fra cui lo stesso giovane, fra Terni, Arrone e Ferentillo.

Info riservate In pratica secondo il pm Elisabetta Massini, che ha chiesto il rinvio a giudizio per tredici persone in tutto, il carabiniere avrebbe cercato di evitare guai al figlio, avvertendolo dell’indagine ma anche segnalandogli i numeri di targa delle auto-civetta e mettendolo in guardia dalle intercettazioni telefoniche in corso. Ipotesi che fanno configurare il reato di rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio.

L’udienza preliminare di fronte al gip Simona Tordelli è stata fissata per il prossimo 21 ottobre: in tredici, come detto, rischiano di finire a giudizio. Si tratta per lo più di giovani e giovanissimi che avrebbero ceduto droga – hashish e marijuana in particolare – a coetanei residenti nel ternano e in Valnerina. Fra i presunti spacciatori figurano anche un 37enne e un 47enne di Terni, con quest’ultimo che avrebbe nascosto lo stupefacente presso la sua abitazione per conto del primo.

Mdma e ‘Speed’ Fra i giovani finiti nei guai, anche una 22enne di Terni a cui, al tempo del blitz, erano stati trovati e sequestrati diversi grammi di droga fra hashish, marijuana, cocaina, ma anche la temuta Mdma – cristalli di ecstasy – e anfetamine chiamate in gergo ‘speed’. Fra i difensori dei tredici coinvolti figurano gli avvocati Attilio Biancifiori, Francesco Mattiangeli, Luigi Fiocchi, Folco Trabalza, Arnaldo Sebastiani, Raffaella Adami, Roberto Galeazzi, Mara Provantini e Caterina Buzzao.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli