Forte scossa di terremoto alle ore 7.07 di mercoledì mattina a circa 30 chilometri di distanza dalla costa romagnola e marchigiana del Pesarese, in pieno mare Adriatico, a circa 7,6 chilometri di profondità (ipocentro). Il sisma – magnitudo stimata 5.5 – oltre che nelle più vicine Marche ed Emilia Romagna, è stato avvertito in alcune regioni dell’Italia centro-settentrionale, Umbria e Veneto comprese. In Umbria, in particolare, è stato percepito in maniera nitida – spaventando diversi cittadini – soprattutto nelle zone dell’Altotevere (Città di Castello, San Giustino) e quelle più prossime alle Marche e alla Romagna (Gubbio, Gualdo Tadino e comuni delle aree interne). La scossa principale è stata poi seguita da repliche meno forti ma comunque significative, nella stessa zona: si segnalano di magnitudo 4.0, 3.8 e 3.7 rispettivamente alle ore 7.12, 7.40 e 7.58. Disagi per la circolazione dei treni sulla linea adriatica e scuole chiuse a Pesaro e ad Ancona. In Umbria non si segnalano danni né altre problematiche.
Circolazione ferroviaria
Circa i treni, alle ore 9 di mercoledì mattina Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) fa sapere che «la circolazione ferroviaria è sospesa in via precauzionale e per controlli sulla linea Adriatica tra Rimini e Varano, sulla Ancona-Roma tra Falconara e Jesi, e sulla Rimini-Ravenna tra Gatteo e Cesenatico. Nessun treno è fermo in linea. Si stanno verificando le condizioni di sicurezza per attivare eventuali servizi sostitutivi su strada. Il provvedimento si è reso necessario per consentire ai tecnici di Rfi i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea dopo l’evento sismico». Sempre Rfi informa che «dalle 11.50 è ripresa la circolazione ferroviaria sulle linee Adriatica, Ancona-Roma e Rimini-Ravenna, sospesa via precauzionale dalle ore 7.15. La circolazione è stata riattivata dopo i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea da parte dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana».