Via Puglie, via Fratelli Rosselli, via Romagna e anche Sant’Agnese con via Bezzecca. Queste le zone rappresentate venerdì mattina a palazzo Spada da residenti e commercianti del quartiere di borgo Bovio per rilanciare l’allarme «sull’invivibilità del quartiere» dopo l’omicidio di Ridha Jamaaoui dello scorso 27 novembre: circa un’ora di confronto con il sindaco Leonardo Latini e l’assessore Giovanna Scarcia per far presente che, in questo modo, non si può andare avanti considerando che il contesto sociale è peggiorato. «La parola giusta è paura da queste parti», hanno spiegato i cittadini. Coinvolti anche il presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti e il consigliere comunale Michele Rossi. Cambierà qualcosa? Difficile pensarlo a stretto giro.
«SIAMO STANCHI. QUARTIERE NEL DEGRADO E IN ABBANDONO» – L’SOS
L’ULTIMO SALUTO A RIDHA JAMAAOUI




Disagio e problemi
«Ho raccolto parole di disagio – spiega il consigliere Rossi in merito – per quanto sta accadendo, per come hanno visto negli anni trasformare quel quartiere che ora sembra caratterizzato da dinamiche che destano allarme sociale e che hanno modificato le abitudini di tanti ternani. I cittadini chiedono maggiore presenza delle forze dell’ordine e la riapertura di spazi aggregativi come il parco Rosselli o strutture specifiche destinate ai giovani o alla terza età. Da parte mia ho suggerito ai cittadini di richiedere al sindaco un tavolo specifico sulla sicurezza di questo quartiere che è diventato emblematico nei temi della integrazione, della sicurezza, della socialità. Il Comune da parte sua – conclude – dovrebbe subito occuparsi maggiormente del decoro, della pulizia, della illuminazione e della videosorveglianza. Sono certo che il sindaco Latini saprà programmare una serie di interventi di prima risposta». Sponda Ferranti sono state allertate le forze dell’ordine.
Terni, omicidio borgo Bovio: l’ultimo saluto a Ridha Jamaaoui