Bando associazioni Terni: «Per la destra sono solo merce da far scomparire»

Malafoglia e Gubbiotti del Pd attaccano l’amministrazione comunale: «Scelte sconsiderate che minano la società»

Condividi questo articolo su

di Francesca Malafoglia* ed Emidio Gubbiotti**
*Responsabile cultura, partecipazione e beni comuni Pd Umbria
**Responsabile lavoro e welfare Pd Terni

Attraverso una nota di quasi un anno fa il Pd di Terni aveva lanciato un allarme sul bando comunale per l’assegnazione delle sedi alle associazioni ternane, chiedendo di invertire la rotta sui criteri definiti dalla Giunta comunale, per ragioni di merito, di buon senso, e anche giuridiche. Ritenevamo che tali criteri mettessero seriamente a rischio l’attività di presìdi preziosi per il contrasto di disagio e violenza e per l’autosufficienza e la gestione delle disabilità, come Casa delle Donne, Aladino e i centri sociali.

La preoccupazione ha purtroppo preso la forma del bando che scadrà il prossimo 15 febbraio, il quale sembra avere come unico fine quello della allocazione e distribuzione di soggetti associativi in spazi predeterminati, nella totale indifferenza rispetto alle richieste da parte delle associazioni del territorio; senza che si considerino i percorsi e la storia che ne hanno fatto una parte viva e attiva della comunità, un nodo di quella rete che ha permesso alla città di ‘tenere’ il pesantissimo impatto di una crisi economica dopo l’altra, che rappresenta un patrimonio di esperienza, competenza e conoscenza del territorio e delle persone che lo abitano, che ha sostenuto la comunità attraverso i tanti servizi. Tutto ciò appare ancora più incredibile alla luce della manifesta difficoltà progettuale e programmatica dall’amministrazione attuale, tanto che viene da chiedersi se il vero obiettivo non sia quello di disarticolare fino alla disgregazione quello che per anni è stato non solo una buona prassi e un punto di riferimento per i cittadini, ma una scelta di campo, di come intendere il governo di un territorio e di come stare in una comunità: quella giusta, secondo noi, che non può che partire dai più fragili.

Tanto abbiamo sostenuto, lanciando un appello alla coscienza politica di questa amministrazione, sulle numerose opportunità offerte dalla normativa di settore, in merito alla co-programmazione e co-progettazione come strumenti innovativi di collaborazione, capaci di generare beneficio ai cittadini, alla comunità, e all’amministrazione stessa.

Il Fatto Quotidiano riporta ciò che il Partito Democratico denuncia da tempo: una deliberata aggressione delle destre a un modello di società che accoglie, rispetta, aiuta e valorizza la persona. Bene quindi che una testata nazionale accenda i riflettori su scelte tanto sconsiderate come quelle che si stanno compiendo a Terni e in Umbria, ma l’attenzione va tenuta alta perché si va configurando un quadro complessivo preoccupante, che predilige la propaganda ideologica alle persone e alle loro necessità.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli