di S.F.
Il trend è costante e non è una novità che a Terni la popolazione scenda con il trascorrere degli anni. In ogni caso il 2022 è stato da record e non certo in positivo: 572 bimbi nati da residenti ternani, vale a dire il dato più basso di sempre nel confronto con il passato. Lo certifica lo stesso Comune in uno dei passaggi del Documento unico di programmazione 2023/2025 approvato venerdì, l’ultimo della consiliatura a guida Leonardo Latini. Poi se ce ne sarà una seconda lo vedremo tra quattro mesi.

L’età media avanza, niente ricambio
Al 1° gennaio 2023 i residenti sono scesi a quota 108.630, quasi 5 mila in meno rispetto al 2010. Gli stranieri sono poco più di 14 mila (12,9% sul totale). ‘Inverno demografico’ che peggiora. Tornando alle nascite, il decremento rispetto al 2021 è dell’11% ed è il dato più basso di sempre. Non solo. Da record anche il numero di decessi nel 2022: per la prima volta ha superato quota 1.500 (1.540), più di 100 nel confronto con l’anno precedente. «Con un tale andamento si è ben lontani dai valori che consentono un adeguato ricambio generazionale»,viene evidenziato nel documento. «La popolazione ternana attuale è caratterizzata da un’età media molto più elevata, con un numero sempre crescente di anziani e di grandi anziani, compresi gli ultra centenari, con sempre meno bambini, sempre meno donne in età feconda, sempre meno popolazione attiva e sempre più rappresentata la componente straniera sia come numero che come differenti paesi di origine». L’età media avanza ancora e si attesta a 48 anni e mezzo. Gli ultracentenari residenti in città sono ben 41, appena 3 maschi.