di F.T.
La telefonata è arrivata venerdì mattina, dalla segreteria dell’istituto comprensivo Marconi di Terni ai genitori degli undici alunni disabili che lo frequentano: «Da domani suo figlio non può venire a scuola perché mancano gli insegnanti di sostegno». Stop. Qualcuno ha provato a chiedere fino a quando tutto ciò sarebbe andato avanti, ricevendo, in prima battuta, risposte tutt’altro che rassicuranti: «Almeno fino metà ottobre».
Senza parole Chiaro lo sconcerto di chi, da un giorno all’altro, si è trovato nell’impossibilità – e non per colpa sua – di portare il proprio figlio o figlia a scuola, per svolgere attività fondamentali dal punto di vista sociale ed educativo, soprattutto per chi deve fare i conti con problematiche specifiche. Stop, quindi. E ragazzi a casa.
Sul piede di guerra Fra gli stessi genitori c’è chi, come Patricia, oltre a lamentarsi per una situazione capitata fra capo e collo, ha provato ad indagare sul perché di tutto ciò. Senza venirne più di tanto a capo. «Da oggi – dice – mia figlia, disabile grave, non può andare a scuola. E lo abbiamo scoperto ieri con una telefonata dalla segreteria. Al di là del disagio, legato al fatto che la scuola sa da tempo quali e quanti sono i ragazzi disabili, c’è anche il problema, che riguarda tutti i genitori, di dover riorganizzare tutto in poche ore a causa di questa brutta novità. Ovviamente c’è anche il problema per i ragazzi, costretti a stare a casa. In passato – ricorda – in altri istituti, quando sono venuti a mancare gli insegnanti di sostegno si è fatto il possibile, nell’emergenza, per risolvere la cosa, senza arrivare a soluzioni di questo tipo, gravi dal nostro punto di vista».
La spiegazione Il problema dipende in sostanza dalla mancanza di insegnanti che possano sostenere specificamente le attività dedicate agli alunni disabili. Miur e Regione hanno concesso le ore chieste a suo tempo dall’istituto Marconi e anche il Comune, al corrente della situazione, non sarebbe coinvolto dalla ‘bufera’. Così il cerino resta in mano al dirigente scolastico dell’istituto, Claudio Guerrini, che dà una spiegazione: «Purtroppo la situazione è legata ad un intoppo riguardante gli insegnanti in graduatoria, un ritardo legato alla decisione di alcuni docenti che, contattati da noi, si erano riservati di accettare l’incarico. Quello che posso dire è che lo stallo, spiacevole, verrà superato nel giro di qualche giorno, probabilmente già dall’inizio della prossima settimana. Stiamo operando – conclude il preside – perché tutto torni a posto». Un impegno che i genitori dei ragazzi ‘esclusi’ hanno preso in parola.