Una pietra sopra lunedì pomeriggio ha provato a mettercela Virginio Caparvi, il segretario della Lega Umbria che, con il ‘via libera’ di Matteo Salvini, ha ribadito in una nota il suo pensiero sul Latini-bis, già esplicitato sabato al vertice di coalizione all’hotel Quattrotorri di Perugia. Ovvero che il sindaco di Terni debba essere ricandidato dal centrodestra ‘senza se e senza ma’.
Terni: Latini candidato del centrodestra. Partita (quasi) chiusa
Il Caparvi (e Salvini) pensiero
«A Terni – scrive Caparvi – siamo giunti ormai al termine dei cinque anni di un mandato elettorale che l’intero centrodestra ha condotto con risultati molto positivi per la città, dalla prossima realizzazione del palazzetto dello sport, al rilancio del turismo e degli eventi culturali, dal ripristino del decoro, al recupero dei simboli cittadini per troppo tempo abbandonati nel degrado da una sinistra che aveva gettato la città nel dissesto finanziario e nell’immobilismo. Il sindaco Leonardo Latini, la sua giunta e i consiglieri comunali della coalizione, hanno operato in condizioni proibitive a causa della situazione economica ereditata e dalle tante criticità sorte in seguito alla pandemia e alla recente guerra in Ucraina, ma guidati da valori e obiettivi condivisi hanno saputo lavorare in sinergia per il bene della comunità e per consentire alla città di Terni di risorgere dalle macerie e rialzare la testa. Ritengo che in questa logica – prosegue il segretario della Lega Umbria – debba proseguire il lavoro dell’amministrazione comunale dei prossimi cinque anni, con un centrodestra compatto intorno a Leonardo Latini, al quale la Lega rinnova la propria fiducia, nella consapevolezza che il sindaco uscente sia la figura più adatta intorno alla quale convogliare le migliori energie per dare vita a un progetto politico che sia la prosecuzione del percorso vincente già avviato. La Lega a Terni c’è e continuerà a fare la sua parte per il bene della città».
Fratelli d’Italia insorge
Mai nota fu più sgradita, almeno in questa fase, per gli alleati di Fratelli d’Italia. Che a Terni – e il senatore Franco Zaffini sostiene la linea portata avanti in primis da Eleonora Pace e Paolo Alunni Pistoli, mentre il sottosegretario Emanuele Prisco avrebbe una posizione diversa – caldeggia la candidatura a sindaco dell’assessore comunale al bilancio Orlando Masselli. Per FdI Terni quella di Caparvi è stata una ‘fuga in avanti’ e, attraverso il segretario provinciale Alunni Pistoli, non le manda a dire. Premessa ad una frattura insanabile nell’alleanza di centrodestra? Certo, i toni sono tutto fuorché amichevoli e concilianti. «Sono finiti i tempi dove si candidavano i sindaci senza consultare la coalizione – afferma Alunni Pistoli, riferendosi al ‘primo’ Latini lanciato a Terni da Salvini – facendoli salire sulla fioriera di qualche piazza. Dovrebbe saperlo l’onorevole Caparvi il quale, pare evidente, non ha contezza di molte cose. Sicuramente non della correttezza dei rapporti tra partiti che hanno aperto sull’argomento un tavolo regionale, né dei fatti della città di Terni, sia fuori che dentro il suo partito del quale racconta una inesistente unità. Nelle prossime ore Fratelli d’Italia farà conoscere la sua decisione, consapevole della responsabilità che le deriva dall’essere ampiamente il primo partito della città». Strappo consumato: nelle prossime ore si capirà se in via definitiva o meno. Centrodestra (quasi) a pezzi.

