
Tra le ‘partecipate’ principali del Comune di Terni era l’unica che restava ed ora c’è il via libera anche per loro. Asm Terni – 55% in mano al Comune, il restante al gruppo Acea – ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2022. L’utile d’esercizio è di 1,3 milioni di euro in termini di conto economico. Curiosità anche per quel che concerne lo stato patrimoniale.
IL BILANCIO DI ESERCIZIO ASM 2022 – DOCUMENTO
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Il report e il commento Asm
L’azienda spiega che nel corso del 2022 «sono stati fatti investimenti per circa 6 milioni di euro e si è incrementato il patrimonio netto dai 49 milioni del 2021 agli oltre 78 milioni del 2022, con significativo rafforzamento della struttura patrimoniale della società che continua sempre più a rappresentare la multiutility di riferimento del territorio umbro, oltre che per la gestione di servizi essenziali per la comunità, anche per le sue capacità di produzione di energie rinnovabili e recupero di materie prime, in questa fase di sfida alla transizione energetica e all’economia circolare». Mirko Menecali, presidente Asm, esprime «grande soddisfazione per l’impatto generato nel 2022 da Asm in termini di ricchezza trasferita sul territorio. Occupazione sull’indotto per 61 milioni di euro equivalente a 388 risorse al livello nazionale, di cui 29 milioni equivalenti a 187 risorse a livello locale, senza tener conto delle 360 unità di personale in organico alla società nel 2022. Inoltre, nell’ambito dei servizi ambientali, oltre a raggiungere il 78% di raccolta differenziata, con la tariffa meno onerosa sia a livello regionale che nel confronto su base nazionale, ampio è stato il ricorso agli affidamenti alle cooperative sociali per la raccolta e lo spazzamento». A chiudere il cerchio l’Ad Tiziana Buonfiglio: «L’esercizio 2022 restituisce un bilancio, per la prima volta negli ultimi anni, con il riconoscimento della garanzia della continuità aziendale. Infatti, grazie all’ingresso di Acea nella compagine sociale e alle conseguenti sinergie industriali, è ripreso il dialogo con il sistema bancario (il 6 marzo scorso MPS ha deliberato una concessione da 2,5 milioni, ndr) e sono in corso di regolarizzazione i flussi finanziari con i fornitori, nostri fondamentali partner strategici». Nello schema a fianco i dati numerici in sintesi con le variazioni rispetto al 2021.
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I numeri: stato patrimoniale e conto economico
Nella lunga relazione – pubblicata nel primo pomeriggio da Asm stessa – di gestione 2022 c’è tutto il riepilogo. Partendo dal conto economico, si nota come l’utile d’esercizio registrato sia di poco superiore a 1,3 milioni di euro contro i 981 mila euro al 31 dicembre 2021. Il valore della produzione è sceso da 76 a 74 milioni di euro, così come i costi (da 74,9 a 72,9 milioni). Capitolo stato patrimoniale (al netto di quello già riportato sopra): il totale dei debiti passa dai 95 milioni a fine 2021 a quota 98,7, in leggero aumento (balzo rilevante per quelli esigibili oltre l’esercizio successivo, da 3,6 a 18,4 milioni). Scendono quelli verso i fornitori (da 51 a 43 milioni). I crediti sono iscritti per 69,3 milioni, in incremento nel confronto con il 2021 (erano 65,5). Altro cambiamento rilevante riguarda la voce immobilizzazioni materiali (imprese controllate, da 4,7 a 33,5 milioni). Le disponibilità liquide a fine esercizio è pari a 3 milioni di euro, ben oltre il risultato del 2021 (655 mila euro).

La relazione: il passaggio sulla prospettiva di continuità
«Nel corso del 2022 la società – spiega Asm nel documento – ha operato in un contesto economico molto difficile, mantenendo un fatturato sostanzialmente in linea rispetto alle previsioni ed ha raggiunto un risultato economico positivo. La situazione patrimoniale è tuttavia caratterizzata da un elevato livello di indebitamento. Tra i debiti si segnala, in particolare, l’esposizione verso Csea di euro 23,8 milioni, principalmente relativa alla pregressa esposizione scaduta verso Gse (successivamente in corporata da Csea) per euro 15,9 milioni e verso Csea per euro 7,9 milioni. Con riferimento a tale esposizione si rileva che, nel mese di novembre 2022, l’esposizione scaduta verso Csea è stata oggetto di passaggio a ruolo per euro 22,5 milioni e di richiesta di pagamento da parte dell’Agenzia entrate-riscossione. Con riferimento ai debiti finanziari, nell’esercizio 2022, la società ha puntualmente rimborsato, le rate relative ai finanziamenti concessi dalle banche, dalla Cdp e dagli altri istituti bancari. Ciò ha determinato negli ultimi esercizi una riduzione nell’indebitamento finanziario ed il sistematico rispetto degli impegni assunti verso altri enti creditizi inclusi quelli relativi ai titolari di contratti di leasing; tale comportamento ha permesso una riapertura dei rapporti con gli istituti creditizi».

