I carabinieri forestali di Perugia hanno denunciato alla procura un uomo per aver installato sulla sua proprietà , un laccio per la cattura di fauna selvatica. «In un’area parzialmente recintata nei pressi di alcune abitazioni – spiega una nota dell’Arma di Perugia – durante un controllo è stata rinvenuta la carcassa di un cinghiale femmina che giaceva a terra con il collo legato ad un cappio metallico fissato al tronco di una pianta. Al fine di accertare l’autore del fatto, è stata effettuata una breve perlustrazione della zona: durante la ricerca è giunto nell’orto il proprietario che ammetteva di essere l’autore dell’istallazione, con l’obiettivo di evitare danni alla proprietà ». Alla richiesta – proseguono i carabinieri – «non veniva esibita alcuna abilitazione al prelievo di fauna selvatica e venivano contestati, inoltre, anche i reati per caccia con mezzi vietati ed esercizio in periodo di divieto, che comportano contravvenzioni di tipo penale. L’uccisione di animali con mezzi che hanno portato a gravi sofferenze e una lunga agonia, è sanzionata dal Codice Penale in particolare nelle leggi speciali in materia di animali. La carcassa – conclude la nota – è stata prelevata dai veterinari della Usl Umbria 1 per effettuare le analisi per il controllo della diffusione della peste suina africana che, ad oggi, non è stata rilevata nel territorio umbro».