Terni, parco Galigani Cardeto: ecco il nuovo piano triennale

Pronto il confronto sul modello gestionale di Terni Reti aggiornato dopo i problemi registrati dall’apertura del maggio 2023. Ricavi stimati da quasi 300 mila euro

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di S.F.

Parco ‘Galigani’ di Cardeto, tempo di rinegoziazione per l’affidamento in house a Terni Reti. Ora, dopo i problemi riscontrati da maggio in avanti, si punta su una gestione di durata almeno triennale. Tutto si sviluppa dal 21 settembre con la comunicazione della società partecipata di palazzo Spada: «A causa della consegna frazionata dei beni da parte del Comune e di una mancanza di un modello gestionale di confronto, anche su base storica, le parti hanno ritenuto opportuno la rinegoziazione del rapporto e l’aggiornamento». Si cambia.

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Cosa vuol fare Terni Reti

Bene, di che rimodulazione si parla? I servizi restano quelli già previsti, vale a dire ‘sport & outdoor activities’ (tennis, calcio a cinque, percorsi per la camminata veloce-walking e attrezzi ginnici, fitness outdoor), ‘ricreativa’ (food, entertainment, bar-piazzetta), ‘giochi ed edutainment’ (giochi per i più piccoli). Nella proposta viene specificato che Terni Reti si occuperà della gestione ordinaria/straordinaria del verde, mentre gli impianti sportivi saranno concessi a società dilettantistiche terze con procedure pubbliche. Per quel che concerne gli immobili, se ne occuperanno privati/società/comitati di quartiere/associazioni sempre attraverso un iter ad evidenza pubblica con contratti di locazione. Prevista l’organizzazione di almeno quattro eventi nel periodo contrattuale. Messe nere su bianco possibili forme di convenzionamento per agevolazioni per il tennis ed il calcio a cinque. L’affitto annuale per l’area tennis è quantificata in 24.500 euro, quella per la zona calcetto 36.700 euro. Per il resto i prezzi orari sono da 20 euro (tennis singolo), 22 (doppio) e 63 (campo da calcio a 5). I tagli erba annuali previsti sono dodici, più due potature se necessario.

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Gli orari

Cosa resta al Comune. Le condizioni di affidamento

Così come già previsto nel 2023, al Comune resterà – sempre che tutto l’iter vada a buon fine e il consiglio approvi – la manutenzione programmata, ordinaria e straordinaria delle centrali termiche, delle caldaie e degli impianti di riscaldamento/condizionamento, più l’ascensore dell’edificio per i campi da tennis indoor. In capo a palazzo Spada restano inoltre i costi per le utenze elettriche, acqua e gas di tutto il parco. Nel documento si parla di un versamento di denaro dal Comune a Terni Reti per la copertura delle spese per gestione/manutenzione del verde nonché delle infrastrutture: 32 mila euro nel 2024 e 15 mila nel 2025. Niente nel 2026. Si capirà il perché leggendo il quadro generale di ricavi e costi dal 2024 al 2026.

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La stima dei ricavi e il costo del taglio dell’erba

Terni Reti stima ricavi rispettivamente da 91.500 euro (2024), 96.500 (2025) e 102.500 (2026) a fronte di costi totali per la gestione di 123.500 euro (2024), 111.500 (2025) e 102.500 (2026). Il risultato – lo schema a fianco è molto fruibile e di semplice lettura – è che, di fatto, il canone contrattuale che palazzo Spada verserà alla partecipata, servirà per una questione di equilibrio del piano economico-finanziario. Con chiusura a 0 che, da Pef, sarà raggiunto nell’ultimo anno contrattuale. L’uscita più di sostanza è per il taglio dell’erba: 97.500 euro nell’arco dei trentasei mesi. Confronto in commissione in arrivo.

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