Pnrr Terni, Rivo e rischio idraulico: vasca laminazione da 2 ettari e 14.000 mc di invaso

Via libera dalla Regione nell’ambito della Valutazione di impatto ambientale. Il progetto vale 2,3 milioni di euro

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di S.F.

La mitigazione del rischio idraulico dei bacini dei fossi Rivo, Calcinare e Lagarello a Terni. Questo l’obiettivo principale di uno dei progetti Pnrr in mano al Consorzio di bonifica Tevere-Nera: il dirigente della Regione Michele Cenci ha firmato l’atto che lo esclude dalla procedura di valutazione di impatto ambientale. Sarà realizzata una vasca di laminazione lungo strada del Cerqueto, nel quartiere di borgo Rivo.

Il progetto

Cosa è previsto

L’ok della Regione – di mezzo c’è un quadro prescrittivo ambientale da rispettare, come di norma accade – riguarda il progetto di fattibilità tecnico-economica. I fondi rientrano nell’ambito del Pnrr e valgono un finanziamento complessivo da 2,3 milioni di euro. Bene, per fare cosa? In estrema sintesi sarà realizzata una vasca di laminazione per un valore di invaso pari a circa 14 mila metri cubi su un’area da 2,1 ettari. Ci sarà un manufatto di controllo, uno di alimentazione con sfioratore in calcestruzzo, uno di scarico e restituzione di emergenza. «La soglia sfiorante è sagomata secondo il profilo Creager-Scimemi. Al piede dello sfioro, lato fosso, è prevista la realizzazione di una vasca di dissipazione», viene specificato. A chiudere il cerchio una movimentazione di circa 30 mila mc di terreno per lo sviluppo della vasca, recinzione e fosso di guardia a protezione delle acque di ruscellamento. Del progetto se ne è occupata la Vams Ingegneria srl ed il responsabile è l’ingegnere Niccolò Saraca.

L’area

L’abbassamento e le piante 

L’abbassamento del piano di campagna – rispetto alla configurazione attuale del terreno – sarà di circa 2,50 metri con valori massimi che arriveranno fino a 4 in una porzione della ‘cassa’. In tutto il progetto prevede la realizzazione di nove pozzetti esplorativi su una superficie totale di 16 mila metri quadrati. «A conclusione della valutazione quantitativa del taglio di specie vegetali, emerge che la realizzazione dell’intervento in progetto determina il coinvolgimento di 39 esemplari di specie arboree di cui 17 con diametro superiore ai 40 centimetri», si legge nel documento. «Obiettivo dell’intervento è la creazione di una coltrina di mascheramento in grado di favorire l’inserimento dell’opera in progetto nel contesto paesaggistico mediante un’opera a verde con sembianze tipologiche naturaliformi». Discreto movimento in arrivo.

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