di S.F.

Post dissesto e pagamento dei creditori ordinari, altra accelerazione del Comune nell’ambito delle liquidazioni – al 70% rispetto all’importo originario ammesso – per chiudere definitivamente le partite rimaste aperte dopo l’atto Osl dello scorso 10 gennaio. Sono oltre dieci le transazioni andate a buon fine e firmate di recente dalla dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci. Due delle quali abbastanza ‘pesanti’. C’è movimento anche per quel che concerne i creditori privilegiati.
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Due maxi importi
Sono oltre dieci gli atti – la responsabile del procedimento è la posizione di elevata qualificazione Nadia Navarra – firmati per i creditori ordinari. Quello di maggior impatto riguarda una società (non citata nei documento ufficiali per via della privacy): vale un importo di ben 2 milioni e 175 mila euro, di certo tra i più alti dell’intera procedura che sta facendo seguito al rendiconto finale di gestione dell’Organo straordinario di liquidazione. L’altro schema transattivo di alto valore sfiora i 650 mila euro. Per il resto si tratta di importi bassi: vanno da un minimo di 1.092 euro ad un massimo di 41.788 euro. Il totale? Circa 3 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere al milione di crediti i cui atti di liquidazione erano già stati perfezionati a marzo. Sbloccata anche la situazione per i creditori privilegiati che, invece, si prendono il 100% della somma riconosciuta: oltre ai 3,4 milioni per la Provincia di Terni (di cui abbiamo scritto a parte), ci sono anche complessivi 21.882 euro per ulteriori otto soggetti. Storia tuttavia ancora lunga. Nel contempo martedì pomeriggio l’esecutivo si è riunito per determinare – l’argomento è lo stesso – in merito alla posizione debitoria della Bff Bank Spa (ex Banca Farmafactoring Spa): si era attivata in passato al tribunale ordinario di Terni con ricorso di ingiunzione per avere 286.861 euro. Motivo? Ritardato pagamento di fatture per alcune forniture.