Ospedale di Perugia: riscritto il bando per l’assegnazione del servizio bar

La nuova versione arriva dopo la sospensione in autotutela di uno dei lotti di gara. Le tappe della vicenda

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di Giovanni Cardarello

Si arricchisce di un nuovo episodio la vicenda legata alla gestione del bar dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Una vicenda che parte lo scorso dicembre quando emerge un fatto grave. Il fatto, nello specifico, è in ordine alla vecchia gestione del servizio e, in particolare, al mancato rimborso all’amministrazione del nosocomio dell’anticipo del pagamento delle bollette di luce e acqua. Una dimenticanza o presunta tale lunga circa dieci anni, dal 2013 al 2023, e che non ha mancato si sollevare importanti polemiche politiche. Ma non solo. Il mancato rimborso delle utenze, dal valore complessivo stimato di circa 1 milione 850 mila euro, ha allertato la Corte dei Conti che in merito ha avviato un’indagine per possibile danno erariale.

La conseguenza diretta e immediata è stata quella di mettere nuovamente a bando il servizio. Il bando per la gestione del servizio è stato emesso il 13 dicembre ed è diviso in tre distinti lotti. Ha come oggetto ‘Procedura aperta comunitaria, in applicazione analogica dell’art. 71 d.lgs. n. 36/2023, per l’affidamento della concessione, suddivisa in tre lotti, del servizio gestione bar interno alla azienda ospedaliera di Perugia e del servizio di somministrazione di alimenti e bevande calde e fredde e prodotti di igiene di prima necessità mediante distributori automatici’. I lotti nello specifico sono il numero A02D382F89 per un valore di 1.276.000 euro, il numero A02D3A084D da 1.626.000 euro ed il numero A02D3B8C1A da 49.000 euro. Per un totale complessivo di 2.951.000 euro. Ma il primo lotto non ha avuto vita facile e sulla sua gestione si è sviluppato il nuovo capitolo della vicenda.

Un capitolo nel quale una delle aziende interessate a partecipare alla gara ha sollevato un’eccezione rispetto al criterio di aggiudicazione. In sostanza, si legge nell’edizione oggi in edicola del Corriere dell’Umbria, l’azienda ricorrente ha contestato il criterio di aggiudicazione del bando al massimo rialzo. Entrando maggiormente nel dettaglio, spiega sempre il quotidiano di Perugia, l’azienda intenzionata a partecipare alla gara contesta la richiesta di documentazione, tipica di un bando assegnato con il criterio del miglior rapporto qualità prezzo, una documentazione diversa rispetto a quella necessaria per una gara con criterio al massimo rialzo. Un dubbio di forma ma chiaramente di sostanza, qual è il criterio effettivo? Da qui, valutata la situazione, la sospensione in autotutela del bando da parte del Santa Maria della Misericordia, sospensione avvenuta lo scorso febbraio e la riscrittura del bando stesso. La nuova, e si spera, definitiva versione del bando di gara per il lotto A02D382F89 è stata pubblicata in questi giorni ed è pienamente operativa. Adesso la procedura sembra completa e il bando di gara può partire regolarmente.

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