Alla Eskigel-Froneri ‘assunzioni’ di soli 3 giorni. I sindacati: «Guerra tra poveri»

Terni – L’appello di Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp ad azienda e agenzia per il lavoro: «Rispettare gli accordi»

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Contratti di lavoro di appena tre giorni, con ricorrenti contrazioni e cessazioni, nonostante gli accordi sottoscritti prevedano una durata minima di 15 giorni: succede alla Eskigel-Froneri di Terni, secondo quanto segnalano «con sbigottimento» Felsa Cisl Umbria, Nidil Cgil Terni e Uiltemp Umbria. L’azienda alimentare già in passato era finita nel mirino dei sindacati e continua ad esserlo per «l’utilizzo massivo» di lavoratori somministrati assunti attraverso le agenzie per il lavoro, nel caso specifico Randstad. Ma il problema è molto più ampio, sia nel settore pubblico che privato, coinvolgendo oltre 7 mila lavoratori in tutto il territorio regionale e 1.200 in provincia di Terni.

Nel caso di Eskigel-Froneri – scrivono Rocco Ricciarelli, della Felsa Cisl Umbria, Barbara Silvestrini della Nidil Cgil Terni e Roberta Giovannini della Uiltemp Umbria -, l’azienda ha uno «spiccato carattere stagionale», e opera «in un mercato instabile, forzato dalle pressioni della grande distribuzione. Nei momenti di picco produttivo vede impiegati circa 300 lavoratori somministrati, in gran parte donne, che trovano in Eskigel una delle poche possibilità di occupazione nel territorio ternano». Ma nelle maglie larghe dell’attuale normativa in materia di contratti a tempo determinato e stagionalità, gli accordi sottoscritti faticano ad essere applicati nella costante richiesta di flessibilità.

«L’agenzia di lavoro – spiegano Felsa Cisl Umbria, Nidil Cgil Terni e Uiltemp Umbria – sta abdicando al suo ruolo di datore di lavoro, mentre l’azienda sta mettendo in atto soluzioni che rispondono esclusivamente alle esigenze di mercato, ciò non fa altro che compromettere ogni possibilità di prospettiva e di continuità lavorativa, creando situazioni di incertezza e turn over continuo, che non fa altro che alimentare una sciagurata guerra tra poveri». Le ripetute contrazioni e cessazioni dei contratti, fino all’apice raggiunto nei giorni scorsi con assunzioni di appena tre giorni, generano «un continuo stato di apprensione in attesa della successiva chiamata».

La richiesta rivolta all’agenzia di lavoro è dunque quella di recepire «al più presto» gli accordi già sottoscritti e all’azienda di «creare le condizioni per farlo, non sottraendosi alle incombenze e agli impegni» imposti dal proprio ruolo. «Va necessariamente avviato un percorso costruttivo con l’agenzia – concludono i sindacati – poiché i lavoratori esigono risposte».

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