Processo Duchini: «Prescrizione? No. E la partita è lunga»

Udienza con rinvio e calendario fitto già fissato per settembre. Parla l’avvocato Morcella che assiste Giuseppe Colaiacovo, parte civile

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Udienza con rinvio – la presidente del collegio giudicante non ha potuto essere presente – martedì a Firenze per il processo che vede imputati, tra gli altri, l’ex procuratore aggiunto Antonella Duchini, l’ex carabiniere dei Ros Orazio Gisabella, l’imprenditore Carlo Colaiacovo, il carabiniere Costanzo Leone, l’avvocato Pietro Gigliotti e il faccendiere Valentino Rizzuto. Vicenda finita all’attenzione anche della Corte dei Conti dell’Umbria che, attraverso la propria procura, ha ipotizzato un pesante danno erariale.

Lo scorso maggio i pubblici ministeri Luca Turco (nella sua requisitoria aveva parlato di «clima tossico» in seno alla procura di Perugia) e Leopoldo De Gregorio, avevano chiesto condanne per Duchini (dodici anni e sei mesi), Gisabella (tredici anni), Colaiacovo (tre anni), Leone (tre anni), Gigliotti (quattro anni) e Rizzuto (quattro anni). Chieste invece le assoluzioni per il carabiniere Fabio Sinato e il medico Ignazio Pusateri, con le difese degli altri imputati pronte a ribadire l’assoluta estraneità dei propri assistiti rispetto alle contestazioni mosse.

Manlio Morcella

Il processo proseguirà a settembre con l’ultima data già fissata per il giorno 24. A parlare è l’avvocato Manlio Morcella, legale di Giuseppe Colaiacovo, parte civile, che parte dalla paventata prescrizione: «Non è maturata né maturerà entro settembre – afferma l’avvocato Morcella -. E poi, visto che gli imputati si sono sempre ritenuti estranei ai fatti di cui devono rispondere, è più che probabile che rinuncino a questa opportunità».

Nel merito, secondo il legale dell’imprenditore eugubino, «la partita è ancora molto lunga e il mio assistito la giocherà da proprietario del 25% del Gruppo Financo Colacem. Questo è un fatto che, prescindendo dalle cause, dimostra intanto che nella disputa interna al Gruppo, Giuseppe Colaiacovo ha vinto la guerra ha vinto la guerra preservando nonostante tutto la interezza della sua ingombrante partecipazione».

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