Terni, il Comune fa ‘spesa’ da Ater. Di mezzo il Pnrr e la scuola Le Grazie

Razionalizzazione di utilizzo di beni immobili comunali, si riprende in mano la proposta Ater di inizio 2023

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di S.F.

Il Comune di Terni fa ‘spesa’ in casa Ater. Sono in arrivo un bel po’ di trasferimenti tra le parti a causa di un atto per la realizzazione dell’utilizzo di beni immobili comunali e dell’azienda territoriale regionale: in particolar modo c’è di mezzo l’area di sedime del complesso scolastico ‘Le Grazie’ – materna e infanzia – di via dei Ciclamini che, come noto, è oggetto di un corposo intervento Pnrr da oltre 3 milioni di euro di lavori. La scoperta sulle intestazioni è avvenuta di recente.

Cosa è successo? La scuola è stata costruita negli anni ’60 e le aree non risultano intestate catastalmente al Comune di Terni. La curiosa novità è emersa sul finire del 2022 nell’ambito della progettazione esecutiva per l’adeguamento sismico con fondi Pnrr: alcune particelle sono risultate intestate rispettivamente all’Ater ed a gestione Ina casa. Non solo. In un caso non è «statovpossibile risalire all’attuale intestatario dell’area». Di conseguenza è nato il problema di dover regolarizzare la posizione delle zone in questione a causa dell’intervento Pnrr. Di mezzo anche una lunga serie di aree da regolarizzare in altre parti della città tra relitti stradali, aree Peep e verde pubblico. Tutto ciò perché ciò «consentirebbe un’ottimizzazione delle risorse, sia sotto il profilo economico che amministrativo».

La questione è destinata a finire in consiglio comunale in seguito all’istruttoria dei dirigenti Piero Giorgini (lavori pubblici) e Claudio Bedini (urbanistica). Le aree interessate dalla futura razionalizzazione riguardano le zone di Cospea, Le Grazie, Collestatte, Brodolini, XX Settembre, San Giovanni Alto/Basso, Campomicciolo, Vallemicero e Liutprando.

 

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