Terni: la procura saluta un ‘pezzo da novanta’. Angelo Bartoccioni va in pensione

Il responsabile della Sezione di polizia giudiziaria delle Fiamme Gialle saluta. «Esperienza che porterò sempre nel cuore»

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Dal giorno dell’arruolamento – era il 1° ottobre del 1985 – di acqua sotto i ponti ne è passata. Ed ora, ufficialmente da venerdì 7 giugno, per il Luogotenente carica speciale Angelo Bartoccioni, Finanziere originario di Configni (Rieti) ma ternano d’adozione, è arrivato il tempo della meritata pensione.

Liguori e Bartoccioni

Per lui, l’ex procuratore di Terni Alberto Liguori ha avuto tante parole di elogio e stima in occasione del saluto di entrambi – dal 4 giugno Liguori è procuratore a Civitavecchia – agli amici e colleghi della procura della Repubblica. E per Bartoccioni è stato un motivo di soddisfazione: «Non posso che ringraziarlo ma devo dire che negli anni, con il dottor Liguori e con tutti i procuratori che lo hanno preceduto, la collaborazione è stata massima».

Un nome, accanto al magistrato calabrese, è quello di Carlo Maria Zampi, con cui Angelo Bartoccioni – dal 1990 in forza alla Sezione di polizia giudiziaria della procura di Terni – ha vissuto gomito a gomito gli anni, difficili, di ‘Tangentopoli’. «Al tempo curai ogni accertamento bancario relativo alle indagini del dottor Zampi e il rapporto è rimasto di stima e amicizia, nonostante il tempo che passa».

Dopo la scuola sottoufficiali e due anni da brigadiere, Angelo Bartoccioni – era la fine degli anni ’80 – ha operato presso il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Modena, impegnato anche in operazioni internazionali: «Un’esperienza importante che mi porto ancora dentro, con la possibilità di conoscere Paesi esteri e tanti colleghi».

Angelo Bartoccioni

La domanda per ‘avvicinarsi’ a casa arriva nel 1990 e, un po’ a sorpresa, Angelo Bartoccioni viene applicato alla Sezione di polizia giudiziaria – che al tempo poteva contare solo sui carabinieri, prima dell’estensione alle altre forze di polizia e Corpi – nell’aliquota delle Fiamme Gialle. Da lì, con il ruolo di responsabile della Sezione, non si è più spostato. Segno di costanza, equilibrio, spirito di Corpo ma soprattutto di servizio reso allo Stato.

«Si conclude un’esperienza bella sia sul piano umano che professionale. Ora inizia una nuova vita e per questo non posso che ringraziare chi, negli anni, ha sempre testimoniato supporto, vicinanza, amicizia. Spero nel mio piccolo di aver reso un buon servizio a Terni, al suo territorio e a tutti coloro con cui ho avuto la fortuna di collaborare».

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