Terni: Aniello lascia la giunta comunale. «Un assessore mi ha aggredita verbalmente»

Colpo di scena in Comune: «La follia machista non può passare sotto silenzio». Il sindaco Bandecchi: «Nessun sessismo»

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Neanche il tempo di ‘studiare’ l’esito del voto europeo e amministrativo in Umbria, che arriva il primo scossone, più o meno politico, in quel di Terni. Uno scossone che sa anche di carte bollate e denunce. L’assessore comunale all’ambiente Mascia Aniello (Alternativa Popolare) esce dalla giunta Bandecchi in aperta polemica con un collega (a questo punto ex) di giunta. Il sindaco Stefano Bandecchi, sollecitato sull’accaduto (QUI IL VIDEO), ha affermato che l’assessore a cui la Aniello si riferisce è il titolare dello sviluppo economico, Sergio Cardinali, che a suo giudizio il sessismo non c’entra nulla con le dimissioni e che le deleghe della Aniello andranno in parte allo stesso sindaco (ambiente, animali) e in parte all’assessore Marco Iapadre (verde pubblico). Contattato nella mattinata di lunedì, per il momento Cardinali preferisce non replicare. Di seguito il comunicato stampa diffuso da Mascia Aniello nella prima mattinata di lunedì.

Mascia Aniello

«Dopo la seconda brutale aggressione verbale che, puntualmente in assenza del sindaco, ho subito da parte di un collega assessore solo per aver fermamente reclamato il diritto alla salute per lavoratori e cittadini ternani – afferma Mascia Aniello -, ritengo non ci siano più le condizioni per andare avanti in giunta, a Terni. Ho voluto evitare fin qui strumentalizzazioni, posticipando a oggi la necessaria decisione di dimettermi irrevocabilmente dall’esecutivo comunale, senza peraltro aver mai ricevuto le scuse dell’interessato. Reputo gravissimo che un uomo, tanto più una personalità pubblica, perpetri simili forme di violenza per imporsi contro una donna. Questi episodi sono certamente parte dei quotidiani fenomeni di ordinaria follia machista che si registra tuttora in ogni ambiente, professionale e non solo».

«A dispetto di tante battaglie – prosegue Aniello – la parità resta una chimera: in questa società, una donna, anche con istruzione, cultura, esperienze equivalenti, deve ancora faticare il triplo solo per affermare un’idea, essere ascoltata, essere rispettata. Invece un uomo, per scontato diritto di genere e a prescindere dai titoli, magari grazie a toni violenti, riesce generalmente a prevalere. Io dico no. Non intendo far passare sotto silenzio e, quindi, avallare queste gravi prevaricazioni, perché se, nel merito, certe doverose battaglie per la legalità ormai proseguiranno senza sosta sul fronte giudiziario, nel metodo occorre che la nostra società evolva, altrimenti, persino dinanzi alle più idee più innovative, non avremo futuro».

«Sia chiaro – afferma l’ex assessore – che questo non è un passo indietro rispetto all’impegno civico sin qui assunto; è piuttosto un doppio passo avanti, sia come umile testimonianza per l’emancipazione delle donne, sfida mai davvero vinta; sia per la liberazione della città di Terni da un giogo opprimente, quello dell’enorme inquinamento siderurgico, mai sanzionato dalle autorità».

«Alle molte, troppe donne che, quotidianamente, subiscono in rassegnato silenzio ignobili soprusi, piccoli e grandi, portandosi dentro, per tutta la vita, cicatrici tanto invisibili quanto profonde; e alle molte, troppe donne che, come me, con un bimbo in grembo subiscono sopraffazioni, voglio ricordare che noi siamo infinitamente più grandi di questi piccoli uomini che, senza educazione, senza vergogna, inaugurano panchine rosse di ipocrisia, partecipano a convegni, salgono in cattedra, professando rispetto solo a parole. Quel rispetto che viceversa dovrebbe rappresentare il minimo sindacale di ogni relazione umana».

Gli altri assessori: «Gravi insinuazioni dalla Aniello verso Cardinali»

Gli assessori comunali Viviana Altamura, Michela Bordoni, Giovanni Maggi, Marco Iapadre, Stefania Renzi e Marco Schenardi, in una nota affermano che «le riunioni della giunta si sono sempre svolte in un clima di serenità generale e di grande condivisione, ferma restando la salvaguardia della libertà di pensiero rispetto ai singoli provvedimenti. Un clima nel quale l’obiettivo è sempre stato quello di raggiungere il punto di mediazione più alto nell’interesse dei cittadini. Modalità operativa evidentemente non più condivisa dall’assessore Aniello. Prendiamo atto delle dimissioni – scrivono – ma teniamo a sottolineare che la ricostruzione da lei fatta non corrisponde alla verità e quand’anche ci fosse stata tensione verbale, questa è nata da gravi insinuazioni rivolte dalla stessa nei confronti dell’assessore Cardinali, che ha replicato invece in modo fermo ma educato. Rimaniamo infine dispiaciuti di apprendere solo a mezzo stampa e in un contesto non pertinente la lieta notizia del suo stato di gravidanza per il quale le auguriamo ogni bene».

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M5s solidali con la Aniello

Solidarietà a Mascia Aniello viene espressa dal Movimento 5 Stelle di Terni – di cui l’ex assessore ha fatto parte – attraverso il consigliere comunale Claudio Fiorelli e il referente del gruppo territoriale di Terni, Luca Simonetti: «L’ex assessora all’ambiente – affermano – parla senza mezzi termini di ‘forme di violenza per imporsi contro una donna’. Da quanto denuncia, oltre alla manifesta violazione dei principi fondamentali di rispetto, collaborazione e civiltà che dovrebbero caratterizzare l’operato delle istituzioni pubbliche e dei loro rappresentanti, tali comportamenti sarebbero inaccettabili e intollerabili, specialmente in un contesto istituzionale. Se confermato, ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio che mette sotto i riflettori la giunta comunale per comportamenti relativi a discriminazioni sessiste e questo caso non può e non deve passare inosservato o essere sottovalutato. Purtroppo – proseguono Fiorelli e Simonetti – i presupposti per capire il clima che si respirava in questa amministrazione c’erano tutti da tempo. È indispensabile che questa volta il sindaco Bandecchi chiarisca quanto prima la vicenda, avvii un’indagine approfondita sull’accaduto e prenda gli adeguati provvedimenti. Inoltre, dalla denuncia dell’ex assessora Aniello, traspare il fallimento totale nelle politiche ambientali da parte della giunta comunale che ha tradito tutte le promesse fatte in campagna elettorale. Dispiace che ancora una volta abbia vinto quella politica che fa accordi al ribasso quando si tratta di difendere la salute dei lavoratori e dei cittadini».

Pd e Innovare per Terni: «Umana compensione ma contesto di ferocia e insulti»

Il capogruppo del Pd in Comune, Francesco Filipponi, interviene anche a nome di Innovare per Terni e afferma che «a Mascia Aniello va l’umana comprensione della scelta. Riteniamo grave che una donna venga offesa nei termini riportati. Al contempo non possiamo non registrare che l’assessore fino ad oggi ha fatto parte di una giunta, ormai ridotta ai minimi termini, che ha basato tutta la sua riconoscibilità sull’aggressione verbale. Le parole colpiscono e fanno male, molto. Nonostante molto spesso in consiglio comunale non ci siamo trovati d’accordo con lei, abbiamo avuto sempre nei suoi confronti un atteggiamento di cortesia istituzionale. Diversamente purtroppo in tanti consigli comunali, le minoranze sono state aggredite verbalmente da parole non consone ad un luogo istituzionale. Le auguriamo serenità dopo questi eventi, le ribadiamo la comprensione da parte dei nostri gruppi consiliari, ma le ricordiamo anche che purtroppo fino ad oggi ha fatto parte di un giunta contraddistinta dalla ferocia e dagli insulti verso gli interlocutori. Da ultimo dovrebbe ricordare anche al sindaco della necessità del rispetto verso gli interlocutori, nei luoghi del confronto democratico».

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