Terni, Emiliano Proietti è il nuovo capo della delegazione Fai

Il 42enne è subentrato a Raffaele de Lutio: «Accolgo con grande entusiasmo questa nuova e stimolante opportunità»

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A Terni, da qualche giorno, Emiliano Proietti è subentrato a Raffaele de Lutio come capo delegazione Fai (Fondo per l’ambiente italiano). Il 42enne, ingegnere, da molti anni impegnato nel volontariato e dal 2021 anche con la delegazione ternana della Fondazione, raccoglie il testimone dall’ambasciatore ad Addis Abeba, a Lussemburgo e con una carriera internazionale densa di incarichi di rilievo alle spalle, che ha guidato la Delegazione dal giugno 2019 fino a pochi giorni fa, e che da gennaio 2023 riveste il ruolo di presidente regionale Fai Umbria.

«A poco più di un anno dalla mia nomina a presidente del Fai Umbria – dice Raffaele de Lutio – lascio ad Emiliano Proietti la guida della delegazione Fai di Terni. A lui e a tutti i volontari e volontarie un grandissimo in bocca al lupo. Un pensiero speciale a tutti gli iscritti che hanno assicurato l’operatività della delegazione e un grande grazie alle amministrazioni locali e alle autorità religiose, che hanno messo a disposizione con grande generosità i propri beni per le giornate Fai». Per Emiliano Proietti si tratta di «un incarico denso di impegno e responsabilità. Accolgo con grande entusiasmo questa nuova e stimolante opportunità. Con il gruppo dei volontari, sui quali confido molto, continueremo a fare bene nell’interesse dei valori del Fai. Ci aspettano una serie di appuntamenti estivi, che a breve sveleremo, per poi tuffarci nella preparazione delle prossime Giornate d’autunno. Infine ci tengo a ringraziare chi mi ha preceduto ed i vertici regionali e nazionali della Fondazione, i quali hanno posto fiducia nella mia figura».

Il Fai (Fondo per l’ambiente italiano) è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975, sul modello del National trust, con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. L’attività principale è della Fondazione è prendersi cura dei luoghi speciali ricevuti in donazione, in eredità o concessi in gestione: boschi e coste, parchi e giardini, castelli e dimore storiche, ville e abbazie, ma anche piccoli beni dall’alto valore identitario. Il desiderio del Fai è che questi luoghi siano sempre più attivi come leve nei contesti culturali, sociali ed economici nei quali sono inseriti, veri e propri centri di relazioni, comunità che, grazie alla presenza capillare e strutturata dei volontari, cercano un dialogo continuo con il territorio. Un rapporto sempre più stretto tra i luoghi e le persone, possibile grazie anche alla presenza capillare delle delegazioni di volontari su tutto il territorio nazionale. A Terni il Fai, inizialmente guidato dall’architetto Silvia Giani, è presente da quasi 20 anni e vanta un trascorso importante, legato a molteplici iniziative, nazionali e locali, che hanno riscosso grande apprezzamento da parte del pubblico e dei cittadini. La squadra dei volontari è cresciuta numericamente nel corso del tempo ed è sempre stata animata da forte senso civico, passione e dalla ferma convinzione che esiste l’obbligo morale di tutela e valorizzare la storia e il patrimonio d’arte e di natura del nostro Paese.

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