Terni, Cardinali replica ad Aniello: «Infamanti accuse. Mi tutelerò»

L’assessore allo sviluppo economico, indicato come la ‘causa’ delle dimissioni dell’ex assessore, risponde. «In 35 anni di sindacato il sessismo l’ho sempre combattuto»

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L’accusa che gli è stata rivolta dalla diretta interessata – l’assessore comunale all’ambiente, ex dopo le dimissioni, Mascia Aniello – è di averla aggredita verbalmente in due occasioni, con contenuti sessisti. L’accusato, come riferito lunedì dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi, è l’assessore allo sviluppo economico Sergio Cardinali. Che ora, incassata anche la solidarietà degli altri componenti della giunta comunale, replica direttamente. E lo fa con una nota nella prima serata di martedì.

«Nel ringraziare i colleghi della giunta – afferma Cardinali – per avere fatto chiarezza su fatti di cui vengo ingiustamente accusato dal dimissionario assessore, intendo chiarire alcuni aspetti della vicenda oggetto di gogna pubblica nei miei confronti. Le evidenti divergenze sul piano politico, riguardanti la vicenda della discarica e dell’accordo di programma Ast, tra me e l’assessore Aniello, sono state negli ultimi mesi chiare a tutti i soggetti politici e cittadini ternani in quanto ampiamente riportate nei giornali e nei social, e spesso oggetto di varie interrogazioni delle opposizioni in consiglio comunale. L’evidenza più chiara si è avuta nel momento del voto di giunta della delibera per la messa in sicurezza della discarica, in cui l’assessore Aniello ha deciso di votare contro il documento sottoscritto da tutti gli altri, dopo averlo condiviso e sottoscritto. Ritengo assolutamente infondate le accuse mosse, in un primo momento nei confronti di un generico assessore, e successivamente chiarito pubblicamente dal sindaco che riguardavano la mia persona. Come già raccontato nel precedente comunicato dagli altri colleghi di giunta – prosegue l’assessore Cardinali -, mentre ci confrontavamo sulle strategie politiche della vicenda Ast, a fronte di una mia ferma difesa della linea politica raggiunta che consente la coesistenza dello sviluppo economico e industriale con l’ambiente circostante, l’assessore Aniello mi accusava di fronte a tutti di difendere i miei amici delle acciaerie lasciando intendere un rapporto poco chiaro nel mio operato amministrativo. Tengo a precisare che tale affermazione da parte dell’assessore Aniello avveniva per la seconda volta, in quanto già fatto in passato alla presenza solo di alcuni assessori».

«A quel punto – prosegue ancora Sergio Cardinali – in maniera ferma ma educata ho risposto a tale accusa infamante e lesiva della mia moralità. Una risposta legittima di fronte ad un’accusa tanto infamante, quanto gratuita, tesa a screditare il lavoro politico che c’è stato nella realizzazione dell’accordo sottoscritto con Ast dal sindaco di Terni. Appare un errore grave utilizzare in modo improprio argomenti che sono una piaga per la nostra società come quelli del sessismo e della violenza di genere, che peraltro mi hanno visto protagonista attivo nella lotta a simili comportamenti nei 35 anni di militanza nel sindacato (la Cgil, ndR), anche attraverso accordi contrattuali nazionali da me fortemente sostenuti e sottoscritti. Di fronte a tante donne che sono vittime di violenza e restano nel silenzio, agitare il tema della violenza di genere per fare breccia sull’opinione pubblica a pura speculazione politica, cercando di demonizzare l’operato di un collega, oggi ‘avversario politico’, è un errore grave. Alla stessa stregua del recente passato, oggi mi sto impegnando nell’amministrazione al fine di trovare il migliore equilibrio tra il lavoro, l’occupazione e l’ambiente, evitando i problemi sociali ed economici che interverrebbero ad una eventuale chiusura dello stabilimento, come caldeggiato più volte dall’assessore Aniello. Nella speranza di vedere immediatamente cessare tali infamie nei miei confronti, mi riservo di intervenire nelle sedi opportune a difesa della mia persona e del mio ruolo politico-istituzionale».

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