Terni, Taric: pronte le nuove tariffe. Novità per quota variabile e conferimenti

Confronto bis sulle tariffe 2024. Focus sulla riduzione dei conferimenti minimi e l’abbattimento del prezzo unitario della quota variabile aggiuntiva

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di S.F.

Tariffa rifiuti corrispettiva 2024, il Comune ci riprova. D’altronde ci sono da approvare le tariffe entro la fine di giugno e, dopo il clamoroso stop di aprile voluto dal sindaco Stefano Bandecchi, la maxi delibera rivista è pronta per arrivare in III commissione consiliare. Grande parte dei contenuti sono ovviamente rimasti invariati, a partire dal piano economico finanziaro da 23,7 milioni di euro, l’incremento del Pef del 2,39% rispetto al 2023 e le riduzioni per le utenze disagiate (250 mila euro tra persone con disabilità, redditi minimi e famiglie numerose).

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LA NUOVA RELAZIONE ASM: CIFRE E SPIEGAZIONI – DOCUMENTO (.PDF)

Catalani è il responsabile della tariffa

Bene, ma cosa è cambiato? In primis spuntano due nuovi criteri proposti dal gestore – Asm e Cns – per il calcolo delle tariffe rispetto alla proposta di aprile. Si passa dai cinque precedenti ai sette attuali. Si parla di «riduzione dei conferimenti minimi (in media -32% per le utenze domestiche e -28% per le utenze non domestiche) che non comporta alcuna modifica del servizio di raccolta, essendo solo un indice di calcolo della quota variabile base, basato su statistiche 2023 che confermano conferimenti reali inferiori. Questa ipotesi di conferimenti minimi rende comunque possibile la copertura del Pef anno 2024 approvato da Auri che include, tra i costi ammissibili, necessariamente 2.478.573 di euro per perdite su crediti inesigibili molto risalenti (2006-2021)». La seconda aggiunta è la «riduzione del prezzo della quota variabile aggiuntiva del -67%». C’è altro.

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La differenza tra vecchia e nuova proposta

A leggere la documentazione ci si rende conto che è cambiata anche la ripartizione dei costi fissi tra utenze domestiche e non domestiche: si passa rispettivamente dal 37,50 al 37,55% e dal 62,50% al 62,45%. Sottigliezze. Leggera modiica anche per la ripartizione complessiva tenendo in considerazione il numero degli svuotamenti minimi che incidono sui costi variabili: per le utenze domestiche passa dal 57% al 56,40% e dal 43% al 43,60% per le non domestiche.

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Le nuove tariffe domestiche

Tuttavia è nella relazione inviata da Asm – in quella di aprile c’erano le firme dell’amministratore unico Tiziana Buonfiglio e del responsabile della tariffa Alessandro Catalani, nella nuova c’è solo quest’ultimo – che si può intuire qualcosa in più in attesa delle delucidazioni tecniche in arrivo in aula consiliare. Il totale dei costi da coprire con le tariffe Taric per il 2024 (quota fissa+quota variabile base) è diminuito: da 24 milioni di euro a quasi 23,7 milioni. L’atto comunale è firmato dall’assessore Michela Bordoni e il dirigente dell’ufficio unico delle entrate Claudio Carbone. 

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Le tariffe non domestiche

«Nella ripartizione dei costi variabili – si legge nel documento della partecipata del Comune – tra le utenze domestiche e non domestiche, hanno inciso le dotazioni dei contenitori distribuite all’utenza non domestica. I conferimenti minimi medi sono stati ridotti, rispetto al 2023, del 32% per le utenze domestiche e del 28% per le utenze non domestiche. Tale riduzione non comporta una diminuzione del servizio di raccolta (calendario inalterato); non comportano ulteriori addebiti per le utenze che praticano una corretta differenziata, in quanto i conferimenti previsti restano al di sopra della media dei conferimenti effettivi rilevati per l’anno 2023 sulla base dei dati statistici; è altresì previsto un abbattimento del prezzo unitario della quota variabile aggiuntiva, fissata per il 2024 ad 0,04243 euro al litro con una diminuzione del 67,1% rispetto all’anno 2023; per le utenze non domestiche, la percentuale di riduzione per avvio a riciclo prevista dal regolamento Taric non potrà raggiungere il 100% della quota variabile base ma sarà parametrata alla produzione media di differenziata nel Comune nell’anno precedente». Vedremo se in questa occasione andrà tutto liscio.

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