Ast: il 2023 si chiude con un utile netto a 15,8 milioni di euro

Approvato il bilancio, scendono i ricavi ma anche i costi. Investimenti per 48 milioni

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Utile netto positivo per circa 15,8 milioni di euro, indebitamento finanziario netto in discesa a 109,9 milioni, risultato operativo a +81,5 milioni. Sono alcuni dei numeri del bilancio 2023 di Acciai Speciali Terni, approvato lo scorso 29 aprile dal cda e depositato nei giorni scorsi presso la Camera di commercio. Il contesto per il mondo della siderurgia resta complicato, ma Ast registra ancora il segno più, anche se i numeri dell’ultimo esercizio rimangono distanti (187 milioni nell’anno fiscale 2021/2022). Ma il confronto con il bilancio precedente è poco significativo, visto che quello del 2023 è il primo calcolato nell’anno solare e non fiscale, dopo la decisione del gruppo Arvedi di spostare anche per Ast la fine dell’esercizio dal 31 ottobre al 31 dicembre. Per meglio comprendere la dinamica dei costi e dei ricavi è stato comunque redatto un conto economico pro forma, ricostruito sulla base dei dati contabili che vanno dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 (ma che include anche la divisione Tubificio, scorporata al 1° gennaio 2023). E visto da questa diversa prospettiva, l’utile netto di Ast registra un «netto miglioramento» rispetto al trimestre 1°ottobre-31 dicembre 2022, quando era stata rilevata una perdita netta di 30 milioni 838 mila euro.

TUTTO AU AST – UMBRIAON

I ricavi delle vendite e delle prestazioni del periodo 1° gennaio-31 dicembre 2023 sono stati pari a circa euro 2 miliardi 272 milioni 687 mila, in diminuzione rispetto a un anno prima (circa 3 miliardi 117 milioni) nell’ambito di «una situazione complessa – si legge nella relazione di gestione – caratterizzata da un calo della domanda nei primi 11 mesi dell’anno accompagnata da un eccesso di stock presente sul mercato che ha determinato una flessione dei prezzi di vendita recuperata nella parte finale dell’anno». Contribuisce alla variazione anche lo scorporo della divisione Tubificio (102 milioni di fatturato nel 2022). In questo contesto, la società ha comunque conseguito un risultato operativo positivo pari ad 81 milioni 536 mila rispetto al consuntivo 2022, quanto era stato rilevato un risultato operativo negativo per 17 milioni 910 mila dell’esercizio al 31 dicembre 2022, grazie anche al contenimento dei costi di produzione. L’indebitamento finanziario netto è 109 milioni 901 mila euro, rispetto a 124 milioni 497 mila al 31 dicembre 2022, conseguendo un flusso di cassa positivo nell’esercizio per 14 milioni 596 mila euro. Nel corso dell’esercizio 2023 tutte le partecipate, ad eccezione del Tubificio, hanno subito perdite «consistenti e ritenute durature». Oltre alla ristrutturazione dei Centri di servizio, è stata riorganizzata anche la produzione di Terninox, con riduzione del personale amministrativo e tecnico.

Per quanto riguarda il capitolo investimenti, il loro volume è stato pari a circa 48 milioni 718 mila euro e circa il 70% riguarda tre grandi progetti. Il primo è l’installazione della linea a freddo n.8 (LAF8) e Sendzimill 11 (ZMILL11). La LAF8 è di tipo combinato, in quanto potrà processare sia coil di acciaio laminati a caldo, che coil di acciaio laminati a freddo. Lo Zmill 11, strettamente connesso alla Linea 8, dovrà lamınare i coil per ottenere gli spessori desiderati. Il secondo è la definizione del layout del nuovo Pix3: nell’ambito di una razionalizzazione dei costi di trasformazione si è proceduto a trasferire delle linee prima utilizzate al Centro Servizi Terni (Cst) in questo nuovo reparto creato all’interno del sito. Infine la ridefinizione del layout di una parte di Cst: si è proceduto al riposizionamento e parziale revamping delle linee T5 e Slitter 8 e all’acquisto di una nuova linea di imballo automatizzata. In merito al personale, al 31 dicembre 2023 la forza lavoro di Ast è di 2.212 dipendenti: nel corso dell’anno sono state registrate 79 assunzioni, a fronte di 44 uscite. La maggioranza di quelle relative ai 60 operai sono dovute alla stabilizzazione di personale con contratti di amministrazione.

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