Faccia a faccia sindaco-sindacati su Ast. «Su Prisciano ho attivato le autorità»

Dopo le ‘rumorose’ dimissioni di Mascia Aniello, Bandecchi e l’assessore Cardinali hanno incontrato Rsu e sigle

Condividi questo articolo su

Faccia a faccia lunedì fra il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, l’assessore comunale allo sviluppo economico Sergio Cardinali e le Rsu di Arvedi-Ast, le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl e le rispettive confederazioni, per analizzare la situazione Ast dopo le ‘rumorose’ dimissioni dell’assessore all’ambiente Mascia Aniello.

«Il sindaco – riportano i sindacati – dopo le dimissioni dell’ex assessore e le conseguenti dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa, ha chiesto alle organizzazioni sindacali se sono a conoscenza di comportamenti criminosi all’interno del sito di viale Brin, in termini di ambiente, salute e sicurezza. Le stesse organizzazioni sindacali hanno esplicitato al sindaco che, nel rispetto delle loro prerogative, qualora fossero venuti a conoscenza di comportamenti ‘criminosi’ non avrebbero esitato a fare le dovute denunce agli organi competenti».

Stefano Bandecchi spiega che come primo responsabile del benessere dei cittadini e come attuale assessore all’ambiente, dopo le dichiarazioni dell’ex assessore Aniello ho contattato i sindacati e chiesto loro se fossero a conoscenza di atti contrari alla legge. Hanno risposto di no – prosegue il sindaco – e per ora non ho motivo di pensare che le cose stiano diversamente».

«Circa due mesi fa – prosegue Bandecchi – ho inoltrato alla magistratura un plico consegnatomi dall’assessore Aniello che riportava situazioni, non riguardanti direttamente il Comune, probabilmente penalmente rilevanti. Di recente ho invece chiesto allo stesso ex assessore di comunicarmi i nomi degli operai che, come da lei affermato, le avrebbero riferito condotte illecite in ambito Ast, a me sconosciute. Ad oggi non li ho ricevuti e se non me li comunicherà, chiederò al magistrato di acquisirli presso la stessa Aniello».

Sempre lunedì mattina il sindaco di Terni ha incontrato anche il comitato di residenti del quartiere di Prisciano, «che hanno rappresentato a me e all’assessore Cardinali tutta una serie di situazioni, a partire dalle microvibrazioni che condizionano le loro vite, che intendiamo approfondire. Per questo ho chiesto al prefetto di Terni di aprire il tavolo sull’ambiente, già previsto dal 2018, e chiesto ai vigili del fuoco di verificare tutte le abitazioni di Prisciano per capire se queste microvibrazioni che creano tanti problemi ai residenti, alcuni dei quali non riescono a riposare e sono costretti ad assumere farmaci, possano aver causato anche conseguenze strutturali agli edifici. Allo stesso modo ho chiesto alla Usl Umbria 2 di accertare la salubrità della zona, tutte situazioni di cui anche Ast è a conoscenza, su cui sta lavorando ma che, finora, non hanno trovato le risposte attese”».

Sulla vicenda interviene anche il responsabile lavoro e welfare della segreteria Pd di Terni, Emidio Gubbiotti: «Si apprende in una nota ufficiale siglata dalle organizzazioni sindacali metalmeccaniche di Terni che il sindaco, in tutta fretta, dopo le dimissioni dell’ex assessore Aniello e le conseguenti dichiarazioni di questa, ha chiesto agli stessi sindacati se fossero a conoscenza di comportamenti criminosi all’interno del sito di viale Brin, in termini di ambiente, salute e sicurezza. In pratica, in una sede istituzionale, tenta goffamente di avviare un’illegittima indagine. Opportunamente, i rappresentanti sindacali hanno chiarito al sindaco che eventuali notizie di reato vanno segnalate alla autorità giudiziaria e non di certo, quanto meno preliminarmente, al sindaco».

«È il caso di ricordare poi a Bandecchi – prosegue Gubbiotti – che non può sostituirsi alla procura e che, invece, dovrebbe fare il suo mestiere, ovvero avviare le necessarie interlocuzioni con la società proprietaria dello stabilimento, con gli istituti preposti alla valutazione dei parametri ambientali, favorire studi accademici di approfondimento, lavorare per una concertazione delle posizioni e dei ruoli, informare i cittadini, prendere decisioni, intervenire con la Regione e presso il Ministero per lo sviluppo economico per evidenziare le gravi criticità che emergono dalla mancata attuazione dell’Accordo di programma».

«Invece Bandecchi – conclude il responsabile lavoro e welfare del Pd ternano – oltre all’ormai consueto offensivo atteggiamento in consiglio comunale, persiste nell’agire nella confusione più totale. Palesando un disinteresse grave e a tratti squallido verso il destino dell’Ast e di ciò che rappresenta per la società e per l’economia ternana».

Un argomento sul quale interviene anche il consigliere regionale del Pd Fabio Paparelli: «Non è possibile continuare a lanciare slogan, annunci e propaganda sul nuovo accordo di programma con Ast: è il momento delle tempistiche concrete, degli impegni per il territorio e per la tutela del lavoro e dell’ambiente. Desta preoccupazione la situazione di Ast soprattutto in relazione all’immobilismo delle istituzioni locali per l’accordo di programma per l’azienda e per il territorio. Sul piatto infatti c’è la salvaguardia della competitività del mercato e delle competenze di un sito con 2.500 addetti e un indotto altrettanto importante, determinante per il Pil regionale. Dopo aver abbandonato completamente l’accordo di programma del 2018 relativo al riconoscimento di area di crisi complessa del ternano, che comprendeva tavoli aperti presso i ministeri dell’ambiente, delle infrastrutture e dell’università, nulla di concreto appare all’orizzonte dopo il closing che ha visto il passaggio delle acciaierie al gruppo Arvedi. Alla luce di ciò è necessario che le forze sociali e le istituzioni lavorino concretamente per un nuovo ‘Patto di territorio’, capace di coinvolgere i lavoratori e le proprie rappresentanze, le associazioni datoriali e le comunità nel suo complesso per allargare le prospettive e governare le ricadute positive degli investimenti, sia sull’azienda che sull’intero territorio della conca ternana. Un patto che non sottovaluti e ignori la questione ambientale ma che , al contrario ne faccia leva di sviluppo del sito e degli investimenti».


ARTICOLI CORRELATI

Terni: Aniello lascia la giunta comunale. «Un assessore mi ha aggredita verbalmente»

Terni: Mascia Aniello all’attacco. «Tradito il programma elettorale. Ma non finisce qui»

Terni, Cardinali replica ad Aniello: «Infamanti accuse. Mi tutelerò»

Terni: Aniello rilancia e porta la querelle sul tema ambientale. «Già presentate denunce»

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli