Perugia: posti letto in emergenza pediatrica e Tac in radiologia grazie alla famiglia Cucinelli

Da oggi i pazienti pediatrici, non più neonati, potranno essere ospitati in un’apposita stanza dotata di tutte le attrezzature per la rianimazione

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di Giovanni Cardarello

Importante novità per la wanità dell’Umbria e per quella della città di Perugia in particolare. Nel pomeriggio di mercoledì 3 luglio, infatti, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della ristrutturazione dell’area di terapia critica per neonati e bambini situata presso la terapia intensiva neonatale dell’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’.

I lavori, oltre all’ammodernamento e alla redistribuzione degli spazi, hanno determinato anche la creazione di due posti letto per l’emergenza pediatrica. Due nuovi posti letto dotati peraltro di attrezzature innovative a misura di bambino.

L’allestimento è stato realizzato grazie al contributo della famiglia Cucinelli che ha donato anche una Tac di ultima generazione, già in funzione, presso il reparto di radiologia.

Grazie a questi lavori il team multidisciplinare di neonatologi interventisti e anestesisti rianimatori, diretti dalla dottoressa Stefania Troiani, direttrice della terapia intensiva neonatale, e dal professor Edoardo De Robertis, direttore di anestesia e rianimazione, potranno prendere in carico i pazienti pediatrici, non più neonati, per essere ospitati in una apposita stanza dotata di tutte le attrezzature per la rianimazione in età pediatrica evitando il ricovero del bambino nella terapia intensiva riservata agli adulti.

«Io e la mia famiglia siamo sinceramente onorati di aver potuto dare un nostro contributo a questo nobile progetto che consideriamo un dono alla comunità – ha dichiarato Brunello Cucinelli intervenuto alla cerimonia con Carolina Cucinelli e Riccardo Stefanelli – Siamo davvero molto grati a tutto il personale sanitario del reparto di terapia intensiva neonatale del nostro stimato ospedale di Perugia».

Sottolineando inoltre che: «Ammiro profondamente la dedizione straordinaria con la quale ciascun operatore offre un’opera così preziosa come quella di ridare piena dignità umana ai sofferenti, nello specifico a quei neonati e bambini che affrontano la loro lotta per la vita. Una dedizione che arricchisce enormemente il già notevole bagaglio di competenze e che, così come ci ha indicato il maestro di sempre Ippocrate, fa della professione medica una vera e propria missione laica».

Gli ha fatto eco il direttore generale dell’azienda ospedaliera Giuseppe De Filippis il quale ha spiegato che: «La Regione Umbria da sempre manca di posti letto di terapia intensiva pediatrica in quanto il bacino di utenza non è sufficiente per creare una Tip (terapia intensiva pediatrica) quindi è stato creato e formato un pool di professionisti sanitari che possa ruotare intorno al paziente pediatrico».

Decisiva in tal la ristrutturazione del reparto e la creazione dei nuovi posti letto: «La gestione dei suddetti pazienti prevede un approccio multidisciplinare, con la collaborazione di anestesisti-rianimatori, che hanno specifiche competenze pediatriche, e pediatri-neonatologi con indirizzo intensivistico considerando che questo ospedale è il centro hub per il paziente pediatrico vista la presenza di una chirurgia pediatrica, di una oncologia pediatrica e del principale punto nascita dell’Umbria».

«I bambini in emergenza – ha detto De Filippis – verranno ospitati in questa nuova stanza con due posti letto adeguati all’età e corredati di tutte le apparecchiature necessarie tecnologicamente avanzate. Per questo ringrazio pubblicamente la famiglia Cucinelli per la vicinanza costante e concreta all’ospedale di Perugia e in particolar modo alla terapia intensiva neonatale che ha manifestato più volte in questi anni. Un grazie anche al personale sanitario che si è impegnato attivamente in questa nuova sfida e alle associazioni dei genitori che da sempre supportano questa importante realtà aziendale».

A chiarire nel dettaglio l’importanza della nuova versione della struttura sono arrivate anche le parole della Dottoressa Troiani: «Già da qualche anno la Società italiana di neonatologia ha proposto di ricoverare i pazienti pediatrici critici nelle terapie intensive neonatali costituendo di fatto delle ‘Tin allargate’, partendo dal concetto che i pazienti pediatrici non sono piccoli adulti e gli outcome a distanza sono assolutamente migliori se ricoverati in Tin rispetto alle terapie intensive dell’adulto».

«Infatti – ha chiarito la direttrice della terapia intensiva neonatale – la principale convinzione/necessità degli ultimi anni in campo neonatologico-pediatrico è la centralizzazione del neonato-lattante perché le competenze, direttamente proporzionali agli outcomes, sono indiscutibilmente legati al fatto che le cure intensive devono seguire algoritmi precisi e competenze di base molto elevate».

«Alle competenze elevate – ha aggiunto – va aggiunta anche la dedizione e passione che ogni giorno i miei collaboratori dimostrano di avere, per questo li ringrazio sopra ogni cosa perché accettando questa sfida hanno confermato di essere dei veri professionisti mettendo sempre al centro il bambino».

Presenti all’evento di inaugurazione, oltre alla direzione aziendale e al personale sanitario, il direttore del dipartimento di medicina e chirurgia, professor Vincenzo Talesa, il direttore regionale alla salute Massimo D’Angelo, il questore di Perugia Fausto Lamparelli, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, la presidente della Regione Donatella Tesei.

Ad animare la visita in terapia intensiva neonatale le associazioni dei genitori di bambini nati prematuri, che da sempre la sostengono come la ‘Carica dei prematuri’, ‘Aulci – Associazione umbra per la lotta alle cardiopatie infantili’, ‘Cuore di maglia’ e ‘Lav Perugia – letture ad alta voce’.

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